Silenzio, ognuno a suo modo! Che ne è oggi del silenzio

Il silenzio… E fu il big bang: l’evoluzione dell’universo da un determinato momento in poi. L’inizio forse fu un grande vuoto, un grande silenzio. E poi fu Babele, un grande frastuono, tanto rumore.
E fu un calarsi furioso nel rumore e un tentativo vano portarsene fuori a ricavare lo spazio del proprio silenzio

silenzio

Sonderò, a mio modo, la tematica del silenzio. La raccolta occuperà lo spazio di sei articoli.

Il silenzio in poesia.

Il silenzio – Edgar Lee Masters

Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare
e il silenzio della città quando si placa
e il silenzio di un uomo e di una vergine
e il silenzio con cui soltanto la musica trova linguaggio
il silenzio dei boschi
prima che sorga il vento di primavera
e il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanza
e chiedo: Per le cose profonde a che serve il linguaggio?

Un animale dei campi geme uno o due volte
quando la morte coglie i suoi piccoli
noi siamo senza voce di fronte alla realtà
noi non sappiamo parlare.
Un ragazzo curioso domanda a un vecchio soldato
seduto davanti alla drogheria:
Dove hai perduto la gamba?
E il vecchio soldato è colpito di silenzio e poi gli dice:
Me l’ha mangiata un orso
e il ragazzo stupisce
mentre il vecchio soldato muto rivive come un sogno
le vampe dei fucili
il tuono del cannone
le grida dei colpiti a morte
e se stesso disteso al suolo
i chirurghi dell’ospedale
i ferri
i lunghi giorni di letto
ma se sapesse descrivere ogni cosa
sarebbe un artista
ma se fosse un artista
vi sarebbero più profonde ferite che non saprebbe descrivere.

C’è il silenzio di un grande odio
e il silenzio di un grande amore
e il silenzio di una profonda pace dell’anima
c’è il silenzio degli dei che si capiscono senza linguaggio
c’è il silenzio della sconfitta
e il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti
e il silenzio del morente la cui mano stringe subitamente la vostra
c’è il silenzio che interviene tra il marito e la moglie
c’è il silenzio dei falliti
il vasto silenzio che copre le nazioni disfatte e i condottieri vinti
c’è il silenzio di Lincoln che pensa alla povertà della sua giovinezza
e il silenzio di Napoleone dopo Waterloo
e il silenzio di Giovanna D’Arco
che dice fra le fiamme Gesù benedetto
e c’è il silenzio dei morti.

Se noi che siamo vivi non sappiamo parlare di profonde esperienze
perché vi stupite che i morti non vi parlino della morte?
Il loro silenzio avrà spiegazioni quando li avremo raggiunti.


 silenzio


 

Il silenzio – Alejandra Pizarnik

io mi unisco al silenzio
io mi sono unita al silenzio
e mi lascio fare
e mi lascio bere
e mi lascio dire

Silenzio –  Edgar Allan Poe

Vi sono qualità – incorporee essenze,
cui e’ data come una duplice vita, che è poi
emblema della doppia entità che sempre scocca

da materia e luce, in solida forma e in ombra.
Vi è un silenzio che è duplice – mare e riva –
corpo e anima. Abita l’uno in solitari luoghi,
ricoperti d’ erba recente: qualche solenne grazia,
umane memorie e una lacrimata sapienza
gli han tolto ogni terrore. Il suo nome è Mai più.
E’ quello il silenzio corporeo: non devi paventarlo!
Non ha potere in se stesso di nuocere.
Ma se mai un incalzante fato (intempestiva
sorte!) ti portasse a incontrare la sua ombra,
(un elfo è, senza nome e frequenta solighe plaghe,
mai calpestate dal piede di un uomo),

oh, allora, raccomandati a Dio!


silenzio


Pam Brown (1928)

Quelli che hanno sofferto di più,
spesso parlano con reticenza,
del momento in cui il dolore e la morte,
hanno smesso di dominarli,
ed è sopraggiunta la quiete….
Tutti quanti custodiscono quel silenzio vivente,
quella sorgente di pace,
al centro del loro essere.

Ho bisogno di silenzio  – Alda Merini

Ho bisogno di silenzio

come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.

Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina

disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.

Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.

Gli amici veri, pochi, uno?
sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.

Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.


silenzio


Ogni persona è un silenzio – Josè Saramago 

Si dice che ogni persona è un’isola,
e non è vero,
ogni persona è un silenzio,
questo sì,

un silenzio,
ciascuna con il proprio silenzio,
ciascuna con il silenzio che è.

Non gridate più – Giuseppe Ungaretti

Cessate di uccidere i morti
non gridate più, non gridate
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire.

Hanno l’impercettibile sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell’erba,
lieta dove non passa l’uomo.

 


silenzio


Il silenzio… scelta personale di allontanarsi per centrare se stessi.

E fu il big bang: l’evoluzione dell’universo da un determinato momento in poi. L’inizio forse fu un grande vuoto, un grande silenzio.

E poi fu Babele, un grande frastuono, tanto rumore.

E fu un calarsi furioso nel rumore e un tentativo vano il portarsene fuori a ricavare lo spazio del proprio silenzio.

silenzio

Cercare il silenzio.

Tutto è rumore, anche i pensieri nella mente lo sono.

Anche fermarsi sull’onda del proprio respiro riporta un rumore, quello del soffio di fiato. Siamo immersi nel rumore. stare in silenzio è un lusso.

Rifuggiamo dal silenzio, come se la vita fosse rumore e il silenzio ci tramutasse in morti.

Rifuggiamo dall’ascolto, che implica silenzio prima di rispondere. Ci buttiamo nelle parole senza freno, senza ascolto senza silenzio. Pretendiamo di comunicare senza ascoltarci.

Si parla per abitudine, per non sentirsi soli, al di là dell’aver qualcosa di significativo da dire.

Ci vergogniamo se ci ritroviamo “senza parole”, tendiamo ad evitare i silenzi, a riempire ogni pausa.

silenzio

Raramente proviamo a ritrovarci, a sentirci “a casa”, nel silenzio.

Eppure è il primo passo per comprendere noi stessi e chi ci sta di fronte.

Dove porta il silenzio?

Dentro di noi.

silenzio

Di che tipo può essere il silenzio?

Il silenzio che manifesta riservatezza.

Il silenzio che minaccia ostilità

…che annuncia collera e rancore.

silenzio

Il silenzio che crea ed accresce sensazioni di esasperata ed indicibile intensità.

Il silenzio che innalza la preghiera.

Il silenzio febbrile del dolore e dell’angoscia.

Il silenzio è il ri-colmo-vuoto di tutte le nostre emozioni.

Heidegger lo individuava come propedeutico alla comprensione, giacché consente di compartecipare al dialogo permettendo l’elaborazione delle parole udite.

Il silenzio è l’accesso ad una vera comunicazione. Quella in cui non c’è prevaricazione di un soggetto che voglia imporre la propria idea di sé.

silenzio

Nella prevaricazione infatti la parola, privata dal senso oscurato del comprendere, perde ogni significato o essenza.

Dinouart, nel saggio “L’Arte di tacere”, conferma il silenzio come presupposto del dialogo.

Edgar Lee Masters nel suo dire – “Per le cose profonde a cosa serve la parola?“ – affidava al silenzio la capacità di esprimere l’inesprimibile.

Rainer Maria Rilke rintraccia nel silenzio l’aggancio alla dimensione spirituale.

Il mancato silenzio del secolo breve.

Il nostro Novecento, fu detto così proprio per l’estrema fugacità di eventi terribili, funesti e, nello stesso tempo, forieri di sviluppi meravigliosi, si aprì con il Rumore.

Il fischio della campanella del fine turno, il fischio del vapore, il ritmico martellare dell’operaio al lavoro.

silenzio

“La macchina a vapore – scriveva Engels (La situazione della classe operaia in Inghilterra) – è sempre in movimento, le ruote, le cinghie e i fusi […] ronzano e strepitano continuamente nelle orecchie.

Dal rumore degli strumenti di lavoro,  dei treni, delle automobili, degli aeroplani, dei telefoni al rumore di ferraglia dei carri armati.

Il secolo del dar voce alla macchina abbandonò il silenzio e il darsi tempo.

silenzio

La riproducibilità tecnica delle cose ha ucciso il sentire e dunque il tempo e il silenzio come spazi della interiorità. È ormai possibile la riproduzione del sentire, senza alcuna dimensione soggettiva.

Fonti

il silenzio in poesia
il silenzio come ricerca di sé

il silenzio è morto

eremiti di massa

le culture del silenzio

il silenzio polare

le società del silenzio

l’ipocrisia del silenzio

il peccato del silenzio

il silenzio del dondolamento

a che serve il linguaggio

silenzio a sinistra

il piacere del silenzio

silenzio negato
eremiti attuali
silenzio anecoico

silenzio e musica

stress da mancato silenzio

il silenzio bergmaniano

il silenzio di Ingmar Bergman

Hikikomori

la prigione del silenzio

hikikomori italiani

il disagio giapponese dilaga in italia

Immagini Free da Pixabay.com


 seguirà__ con ___ Il silenzio sul “silenzio

Sommario

Silenzio, ognuno a suo modo! Che ne è oggi del silenzio

Il silenzio in poesia.. 2

Il silenzio… scelta personale di allontanarsi per centrare se stessi.. 8

Cercare il silenzio.. 9

Dove porta il silenzio?. 10

Il mancato silenzio del secolo breve. 12


Silence, please! Sul pensiero di massa e sul silenzio

Il silenzio sul “silenzio”.. 14

Ritorno all’educazione estetica.. 15

Il silenzio è una merce di lusso.. 17

Il silenzio e la movida.. 19

Il silenzio dell’inadeguatezza.. 19


Il silenzio del ritiro.. 21

Il silenzio dello “stare in disparte”.. 21

Le culture resistenti del silenzio.. 23

Tra scelta radicale e non del silenzio.. 23

Il piacere del silenzio. 24

Il silenzio del polo.. 25

Il silenzio degli eremiti senza 3.0.. 26

Il silenzio che nasconde.. 26

L’ipocrisia del silenzio.. 27

Il silenzio della sinistra.. 29

Il silenzio è una virtù o un vizio?. 31

Il silenzio anecoico.. 35

Il silenzio nella musica?. 36

La voce del silenzio.. 37

Il suono del silenzio.. 37

L’immagine del silenzio.. 40

Il frammento del silenzio.. 41

Il silenzio è artificio?. 42

 

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