“SKOPPIATI” il cortometraggio firmato Gianluca Tocci racconta l’amore e la sua complessità

T/studio e VD Motion Factory

presentano

SKOPPIATI

Cortometraggio

Genere: Commedia

Durata: 22 min.

Sceneggiatura: Gianluca Tocci

Scenografia: Stefania Savioli

Fotografia: Samiri Jacovone

Camera: Gaetano Pasella

Main cast

Goffredo Maria Bruno

Cristiana Vaccaro

Francesco Primavera

Con

Marco Funaro

Luisa Graneri

Giuliana Vigogna

Flavio Francucci

Fulvio Calderoni

Marco Maria

Antonio Orlando

Elisabetta Mirra

Note del regista Gianluca Tocci. Quando mi hanno chiesto che cosa volevo raccontare con questo cortometraggio la risposta è arrivata subito, spontanea, naturale: raccontare il lato bello degli uomini!

In questo mondo sempre più propenso a relazioni virtuali ho voluto parlare di chi cerca ancora un confronto reale, diretto, faccia a faccia con sentimenti veri, puri.

Alberto, il protagonista, è un uomo che si dimena tra coppie che hanno già fatto i conti con la loro storia e forse è proprio questo che lo porta a voler essere diverso. Diverso anche dal suo amico e collega Giulio, che invece ha trovato il modo più semplice per circondarsi di attenzioni, effimere e della durata di una notte.

Alberto cerca di non sbagliare, di scegliere la persona giusta. Ma pecca di ingenuità, anche lui viene avvolto nella dimensione virtuale di una chat.

Incontrerà Katia, una donna che nel suo profilo social si descrive diversa da ciò che realmente è. I social molto spesso ci prendono la mano, diventano strumento di auto promozione, lasciando trasparire solo alcuni lati della nostra personalità. Accade così che il nostro filtro ci porta a valorizzare in maniera fittizia alcuni lati contorti del nostro carattere, forse per timore di non piacere e di non essere accettati per ciò che siamo…

Vimeo on demand

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Recensione

Un cortometraggio ambientato a Roma; città che fa da cornice alle vicissitudini del protagonista e dei personaggi secondari dell’opera.

Alberto è un giovane avvocato alle prese con coppie di “skoppiati”, ovvero di persone prossime alla separazione che litigano per motivi all’apparenza futili quali la separazione dei beni o la smania di potere nei confronti dell’altro.

Alberto trascorre i suoi giorni tra il lavoro e la solitudine data dalla mancanza di una persona accanto.

Tra i rapporti umani visibili nel cortometraggio c’è la relazione con un suo amico, Giulio, che al contrario di Alberto, trascorre le sue notti con donne differenti, senza percepire apparentemente nessun vuoto.

Un appuntamento al buio farà comprendere maggiormente allo spettatore la visione dell’amore di Alberto e la sua voglia di avere qualcosa di più nella vita, di non accontentarsi per riempire un vuoto.

Il cortometraggio crea empatia nello spettatore in quanto racconta la solitudine, il bisogno di amore, l’amore cercato, l’amore cancellato e quello indimenticabile!

Nel complesso con Alberto osserviamo la vita e le sue innumerevoli varianti, che la rendono unica ma anche dolorosa e articolata.

L’interrogativo che ci si pone al termine della visione è: quanto il lavoro influenza Alberto? Quanto egli avrebbe un’esistenza differente se differente fosse il suo lavoro?

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