Stupri e violenza maschile: a Milano l’opera “Educateli!”, dell’artivista femminista Cristina Donati Meyer

Cristina Donati Meyer

Cristina Donati Meyer

Un’estate di violenza contro le donne, di stupri di gruppo, di violazione dell’infanzia femminile. Un’estate di aggressioni e di giustificazioni della violenza, con le vittime sul banco delle imputate e la gogna social o camorristica contro ragazze e ragazzine  abusate.

Un’estate di reazioni surreali, con madri in difesa di figli stupratori rei confessi, che danno alle vittime delle “poco di buono” che “se la sono cercata”, o di body guard che si offrono di accompagnare le donne “all’ultimo appuntamento con il partner”.

Tutto totalmente distopico e surreale, rispetto alla realtà. Le donne non vanno protette, sono gli uomini che vanno educati a non aggredire e a non ritenere l’altro sesso carne a disposizione.

Per richiamare all’esigenza di educare i figli maschi, l’artivista Cristina Donati Meyer, ha realizzato un murale che rappresenta una ragazza in marcia e la scritta, in inglese, “Proteggi tua figlia”, cancellata e risaltando la frase “educa tuo figlio”. A scuola, in famiglia, nella pubblicità, nel cinema-Tv e sui social deve essere proposta l’immagine reale delle donne e non quella pornografica, sottomessa e perennemente ipersensualizzata di un immaginario maschile malato e surreale.

La vita non è un film porno e le donne non ambiscono né al principe azzurro, né al body guard, né tantomeno al macho violento stupratore”, se ne facciano una ragione i ragazzotti allevati a pane, I-phone e patriarcato, così come dovrebbero farsene una ragione i pubblicitari di Dolce e Gabbana e di tanti altri marchi che promuovono l’immagine della donna-preda. Solo con l’educazione dei giovanissimi, si riuscirà ad uscire dalle caverne preistoriche del patriarcato”, afferma l’artista-attivista.

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