Sulle ali della Radio: Maurizio Modica.

Oggi vogliamo ricordarci radiofonicamente della bella voce e della spontaneità di Maurizio Modica, conduttore in grado di dosare umorismo e contenuti con le armi della simpatia sincera, del garbo satirico e dell’ironia istrionica a tratti declinata nella sapiente, saggia ed intelligente predisposizione all’autoironia.

Per chi ha vissuto gli anni 90 era immancabile l’appuntamento con la sveglia mattutina di RDS, che partiva dalle 6 del mattino e scandiva i ritmi delle prime ore della giornata fino alle 10: la sua conduzione si è davvero concretizzata in una trasmissione fuori dagli schemi, con la lettura dei giornali caratterizzata dalla chiarezza e dall’immediatezza senza mai mancare di rispetto a nessuno, l’almanacco, le date da rammentare della storia, i compleanni e gli onomastici. Il lunedì ad esempio discettava della domenica, dei punti di vita dei tifosi e dei risultati con l’indimenticabile Nando Martellini. Anche le modalità di annunciare e disannunciare i brani era originale grazie all’abilità nel far comprendere agli ascoltatori se la canzone fosse o meno di suo gradimento. Sicuramente con un piglio ilare, allegro ed onesto intellettualmente riusciva a mettersi nei panni della persona amante delle note e delle notizie, fosse esso a casa, sull’autobus, in macchina diretto a lavoro o a scuola. Dimostrava con una maestria di chi aveva alle spalle lustri di comunicazione applicata e la freschezza di un giovane determinato che si può essere sé stessi nel lanciare un messaggio, un brano, un’idea senza rinunciare al proprio vissuto e al quotidiano che affrontato con un sorriso diviene magico e straordinario.

Le radio attuali sono, tranne rare eccezioni, talmente omologate, che non si decifra la differenza fra un network ed un’altra stazione: il divertimento deriva da una programmazione che entra in maniera lampante in contrasto con il significato del termine stesso. La velocità rende tutto incomprensibile, disumano e talvolta sfida la pazienza di chi gira inevitabilmente la manopola. E crediamo che Maurizio rientri in un modo di costruire ed edificare una realtà radiofonica molto lontano dalla superficialità di un rumore e dalla lodata leggerezza pesante e non pensante che costituisce l’odierno panorama radiofonico. Tenacia siciliana, organizzazione milanese, accento quasi toscano, non derivante da un radicamento originario ma da un italiano corretto ed elegante che quasi non si sente più: sicuramente Modica meriterebbe una radio di qualità. Torniamo ai suoi anni romani non dimenticando ad RDS le conduzioni domenicali fra le 10 e le 14 che avevano il sapore di aperitivo al pranzone famigliare, con i commenti della settimana trascorsa e le notizie provenienti dallo stivale e dal mondo. La sua carriera radiofonica parte a 15 anni a Radio Rama, piccola emittente locale milanese; fonte di sua ispirazione sono dei decani come Gianni Riso e Fausto Terenzi. Dal 1989 il primo grande network si chiama RTL 102.5 dove racconta la notte assieme ad Alberto Bisi. Poi arriva l’occasione nella capitale agli inizi degli anni 90 e fino al 98 si occupa della fascia mattutina; dal 99 si ritaglia uno spazio fra le 12 e le 14 all’interno del quale affronta svariate tematiche legate al mezzogiorno italiano a livello temporale e una volta a settimana co – conduce Corso italia, programma a confine fra lo sport e l’intrattenimento.

Dal 2002 RDS decide di cambiare completamente strategia e missione modificando il palinsesto e determinando il suo smembramento interno; parte di via Mazzini trasloca sempre a Roma ma in via Colombo nella sede di Capital, che per caratteristiche, attenzione all’attualità ed approfondimento forse si staglia meglio sulle competenze di Modica. Successivamente arriva la grande opportunità nazionale: la sveglia di Radio 2 prima di Fiorello e Baldini, contestualizzandosi ai tempi con SSM, salve sono Maurizio.

In seguito collabora con varie emittenti locali romane, fra le quali Radio Manà Manà. Naturalezza e franchezza tracciano il suo percorso accompagnate dalla sintesi e dalla semplicità di chi vuole condividere un’emozione sia essa positiva o negativa con l’orecchio dietro all’antenna. Anche se passano i tempi e qualcuno vorrebbe imporci una sintonia metaforica e reale sulla quale soffermarci, non dobbiamo mai perdere di vista il valore della schiettezza, soprattutto nel momento in cui la stessa va di pari passo con l’educazione e la sensibilità. Oggi è voice over per molti programmi televisivi, ma siamo sicuri che il primo amore, quello radiofonico, non si scorda mai.

Proprio per questo speriamo di riascoltare la voce di Maurizio presto sulle onde italiche, per volare sulle ali della Radio.

 

Immagini:Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!