Sulle Ali dell’arte e del giornalismo: Pietrangelo Buttafuoco!

Pietrangelo Buttafuoco è un artista a tutto tondo, un istrione capace di coniugare le lezioni del passato con i ritmi della velocità del presente ai quali mai si piega, tentando di operare una sorta di sana decrescita dei toni e delle frenesie ed una contestuale crescita del livello culturale ed  intellettuale  accompagnata dall’ascolto degli eventi con lo spessore interiore di chi le vicende  riesce sempre ad intercettarle e a leggerle nella pienezza di un senso. E lo fa con la sua scrittura poetica, narrativa, ragionata. Scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore ed attore per il teatro ha sempre dimostrato un’acuta predisposizione al movimento della penna ed alle sue traiettorie nella descrizione dei fatti, nell’interpretazione delle emozioni, nella semina di quel senso critico ed esplorativo al quale l’uomo non può affatto rinunciare.

All’interno delle sue narrazioni la storia e la filosofia si scrutano, dialogano, entrano in contatto, si compenetrano e danno vita ad uno spunto di vita che poi si trasforma in un punto di partenza. Conferenziere ed organizzatore di iniziative culturali approda in maniera naturale e con modalità spontanee ed innate sull’isola delle alture culturali con una particolare cifra stilistica della scrittura trasposta alla bisogna anche nell’arte oratoria.

Cultura, giornalismo ed estetica artistica convivono in un personaggio che ama illuminare le menti, senza mai compiacersene ma allo stesso tempo senza mai vergognarsi di veicolare la saggezza e la conoscenza, nonostante una parte di  mondo becero, volgare e criticone, pronto ad osannare la mediocrità, anche nelle classifiche delle vendite dei libri ed altrettanto pronto a non concepire la genialità e l’estro.

Laureato in filosofia, ha collaborato con numerose testate, Il Roma di Napoli, Il Secolo d’Italia, L’Indipendente ed Il Giornale; ha contribuito a dare linfa e lustro a Il Foglio di Giuliano Ferrara partecipando al momento fondativo ed apportando idee e contenuti, mai trascurando la forma, quella della gentilezza e dell’eleganza, virtù che non possono mancare a chi si richiama a tempi fatti di tradizione, parola data e senso dell’eroismo. Buttafuoco vive a Roma e non dimentica mai di descriverne i mille colori fra le passeggiate nel cuore pulsante del centro e le scorribande  in metropolitana, dove pensa, pianifica, osserva e macchia di inchiostro preziosi appunti legati alla quotidianità nella capitale.

Tuttavia è allo stesso modo legato alla sua Sicilia, terra di miscele di passati e proiezioni nel futuro, avvolta dalla luce di Dio che la consacra un territorio di incontro fra svariati popoli. Da questi significati emerge una commistione di narrazioni, di calore solare e di un mare che mira i monumenti e la sua umanità, che rappresentano sempre il contesto di riferimento e platealmente lo scenario delle indagini e delle descrizioni presenti nella sua saggistica e nella vena romanziera.

Da quella Sicilia che rappresenta una colonna portante dello stivale italiano viaggiano di pari passo l’amore mai nascosto per la lingua italiana e gli aneddoti ornati di sicilianità, provenienti da un mondo che ha conosciuto, vissuto ed accolto tante patrie e tante culture.

Nei suoi saggi e nei racconti che si fanno romanzo delinea il ritratto di uomini e donne in relazione ad un luogo, alternando poesia, riflessioni, ironia e stimoli all’approfondimento. In Cabaret Voltaire del 2008 molteplici generi letterari si fondono per restituire alla introspezione culturale un carattere di spontaneità, quasi un’eleganza di getto in grado di determinare una progressione, non un progresso, di emozioni, giungendo anche alla rappresentazione teatrale che, oltre ad essere metafora della vita, si eleva a dignitosa sintesi di tutte le forme artistiche.

Il principale soggetto di interesse è il recupero del sacro sempre più dileggiato, vilipeso ed addirittura rimosso da molta parte della società occidentale.

In Fimmini del 2009 lo scrittore catanese dipinge con colori forti e tinte leggere l’universo della femminilità, componendo un’armonia musicale attraverso la quale alterna ritratti di donne a tecniche di seduzione che partono dall’istinto e dal ragionamento rispettando la forma delle regole di vecchie maniere legate alla galanteria ed alla gentilezza. Fogli consanguinei del 2001 sintetizza invece lo stile giornalistico e narrativo di Buttafuoco raccogliendo i suoi scritti vergati sulla carta stampata, animati da coraggio e curiosità, in quella terra di mezzo sopra la quale l’attualità e la storia si annusano e discutono. Nel 2017 esce ‘I baci sono definitivi’  un itinerario nel tragitto di tutte le mattine in metropolitana, dove con l’inseparabile zaino contenente blocchi e pagine sopra le quali tratteggiare delle storie e degli aneddoti, lo scrittore osserva il mondo di Roma, centro e raccordo di popolazioni italiche e straniere.

Pietrangelo, nel corso della sua carriera che si gioca fra il campo dei fogli, delle penne e quello della comunicazione ha sempre sfoderato con classe ed umiltà un’abilità ed una vera e propria capacità nel veicolare dei concetti nobili ed alti lontano dalla saccenza dell’intellettuale che vuol far sapere a tutti di esserlo, ma nella volontà primigenia di divulgare e far riflettere e nell’intenzione di aprire finestre di curiosità verso il mondo della Bellezza, verso quello della preparazione allo studio ed all’analisi e nella traiettoria dello stimolo alla conoscenza.

Nel 1998 conduce ‘Sali e Tabacchi’ su Canale 5, un viaggio con il viaggio come meta, ideato e scritto con Stefano Di Michele: per quattro stagioni dal 2013 ed il 2017 è stato a fianco di Giovanni Minoli e Mario Sechi in Mix 24, trasmissione di approfondimento con la lente di ingrandimento anche sulla storia.

Oggi collabora con Il Tempo di Roma, Il Sole 24 Ore ed Il Fatto Quotidiano, stimato per la sua onestà intellettuale e per il garbo nell’esposizione dei fatti.

Il fascino della geografia si staglia sull’orizzonte della storia, e i pezzi giornalistici non sono semplici articoli o corsivi, ma frammenti di antropologia ed umanità.

Certe volte con un battito di ali si può volare sulle Ali dell’arte e del giornalismo.

(Dedicato a Carlo, un fratello)

 

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