Del silenzio, da quello volontario a quello di svago: la solitudine e la cura
Del silenzio … può essere una cura, uno svago o una prigione. La mondanità, la pressione di una realizzazione sociale. Tra scelta radicale e non del silenzio.
Del silenzio … può essere una cura, uno svago o una prigione. La mondanità, la pressione di una realizzazione sociale. Tra scelta radicale e non del silenzio.
L’elusione della riflessione interiore, che gravita sul silenzio, provoca un apparente benessere e tranquillità. Senza silenzio, senza conoscenza di sé e degli altri, si procede per schemi fino all’inaridimento in cui sguazza il potere che agisce indisturbato.
Il silenzio… E fu il big bang: l’evoluzione dell’universo da un determinato momento in poi. L’inizio forse fu un grande vuoto, un grande silenzio. E poi fu Babele, un grande frastuono, tanto rumore.
E fu un calarsi furioso nel rumore e un tentativo vano portarsene fuori a ricavare lo spazio del proprio silenzio
“Se non parlo, allora nessuno dirà nulla, continuerò, non mi fermerò”. (Frank Lu Siqing) Dissidenza:
Altra soluzione o l’eterna necessità del fato, l’austerity?
Di contro a un tagliare la spesa del welfare per esempio un sostenerla; di fronte all’univoco trattamento dell’austerity, la terapia dello stimolo all’economia.
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Terapie sperimentali entrambe ma, se della prima ormai conoscono i frutti, strange fruit, ben scarsi e amari, tutti i paesi cui è stata prescritta da politici, economisti e ministri delle Finanze; della seconda, la terapia dello stimolo all’economia, poco se ne parla, se ne sparla molto, e soprattutto si tende a ridimensionarne le possibilità con essa di salvare il corpo economico dei cittadini.
È naturale chiedersi cosa sia il diritto alla vita di fronte al caso di Charlie,