Versi di David Taglieri

Quella piscina bagnata d’azzurro, profumava di acqua e di sale

e di un cloro che ci aveva accompagnato nella storia della vita.

Lucente, all’aperto, con un vetro divisorio per proteggersi dal freddo dell’inverno e del mondo esterno…

loquaci e brillanti conversazioni con gli amici delle vasche,

riflessioni in apnea, ponderazioni e bilanci fra una bracciata a dorso ed una spallata contro il bordo.

Aprirsi alla vita nella prestazione a delfino che impegna corpo ed anima, lasciarsi trascinare dalle onde nella libertà del viaggio a stile libero, assecondare e far amicizia con l’acqua amica nel dorso… scherzare con la schiuma e le bolle avventurandosi a rana. E poi combinare stili per miscelare nuove strade da elaborare e da individuare…

Quanta filosofia pratica nell’arte magica del nuoto, saper stare con sè stessi senza essere soli, comunicare con i colleghi d’acqua per condividere ondate di vita e per staccare la spina dall’inquinamento della società. Con l’occasione preziosa di liberarsi dall’invadenza degli smartphone che, fortunatamente, sotto l’acqua, almeno per adesso, non ci vanno… o almeno spero.

…………………………………………………………………………………………………………………………

Il violino su Piazza della Minerva rievocava tempi lontani

propagando dietro i vetri della biblioteca

suoni distanti ma mai così attuali.

Lo studente alla ricerca di notizie interessanti spense la piacevole compilation anni 80 in  cuffia per scrutare dentro di sè

l’origine di una gioia nel dolore, e di un dolore nella gioia, che paradossalmente nutre l’anima anche durante una pausa tè…

Sicchè si affacciò sul balconfinestra per guardare negli occhi la musica

che in qualsiasi genere era madre, interna, interiore, dinamica, logica.

………………………………………………………………………………………………………………….

Jessica aveva finalmente deciso di scrivere un giallo incentrato sulla storia vera di una giornalista di guerra; proprio per questo raggiunse Oriana nella sua casa di Firenze per condividere con lei la passione per i crostini toscani, la sete centellinata per un buon Chianti ed il minimo comun denominatore della scrittura. Parlarono tutto il pomeriggio della vita e dei suoi derivati ed inevitabilmente il programma saltò, ma nulla andò perduto. Gli spunti di vista ribaltarono la situazione ed Oriana decise di pubblicare sul Corriere della notte, del giorno successivo, l’intervista ad una scrittrice di gialli. E la sorpresa di Jessica dipinse sul proprio volto la gioia dell’amicizia. Ed intanto l’orologio aveva perso il fuso orario…

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!