Versi di David Taglieri: “Dove era il frastuono?”

Roma era vuota

mentre gli ombrelli si aprivano al riparo dal sole…

Roma attendeva la festosa gioiosa primavera

ma là a Campo de’ Fiori non c’era nessuno ad aspettarla…

Il Tevere berciava alle barche ferme e a quelle che si muovevan con pigrizia

e sembravano così distanti la passione, il coraggio e la letizia.

I fori sorridevano ma malinconicamente

ed il Colosseo scrutava il cielo e si scrollava di dosso tensioni ed ansie.

Su Piazza Navona il Gabbiano Jon junior planava e virava spostando le nuvole, 

assecondando il percorso dei ponti laggiù in basso…

Godeva del silenzio e della pace ma rammentava con prudente e commosso distacco il frastuono cittadino…

Roma era un teatro malinconico che attendeva la riapertura degli spettacoli…

le colombe intanto giocavano con la notte riflettendo sul futuro e mirando la luce dei lampioni

quasi a cercare una luminosità al di là delle oscure ore notturne.

Roma gridò all’improvviso e forse qualcosa stava cambiando.

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