“Vite sospese”: il realismo tinto di mistero nel nuovo romanzo di Elio Sabia

Elio Sabia
Si intitola “Vite sospese” l’ultimo romanzo dello scrittore Elio Sabia, pubblicato da Europa Edizioni. Un libro che si inserisce tra la saggistica italiana contemporanea e la cui profondità rivela un’attenta analisi sulla condizione umana e, in particolare, su uno dei misteri mai risolti, ovvero il mistero della vita.
Scrittore ma anche fisico di formazione e già ricercatore (oggi in congedo), autore di numerose riviste e di libri, Elio Sabia dopo anni di fogli nel cassetto e idee abbozzate, decide di dare concretezza al suo sogno, coniugando la passione per la scienza a quella della narrativa. Nel 2017 pubblica il suo romanzo d’esordio, dal titolo “L’incoscienza del tempo” (Edizioni DrawUp), un thriller dal sapore esoterico che è anche un racconto d’amore e che non preclude l’estrema varietà stilistica a cui l’autore, grazie alla sua formazione, è in grado di espletare.
“Da ragazzo ero affascinato dalla volta celeste e dalla miriade di stelle…. Cominciai attraverso le enciclopedie a informarmi su tali meraviglie e appresi che fin dall’alba della civiltà umana l’interesse per l’astronomia fu un’esigenza dei dotti. Mi avvicinai alla fisica al liceo e il mio forte interesse per la matematica mi aiutò. La fisica divenne la mia professione che ho curato negli anni sia attraverso ricerche nei Centri di Ricerca che come attività didattiche all’Università e nei centri di Cultura Scientifica di rilievo internazionale. Ho visitato Laboratori di eccellenza nel mondo che mi hanno spinto ad affrontare i problemi cercandone ove possibile una soluzione. Ma sono stato anche un appassionato di letteratura: ho letto tanto, dai classici russi, francesi, inglesi americani e italiani ai romanzi thriller, di fantascienza. Avevo un sogno nel cassetto, cimentarmi nella scrittura di romanzi accettando la sfida che mi ero imposta nell’intraprendere un’attività apparentemente lontana dalla mia professione” spiega Elio Sabia in una recente intervista.
Nel 2021 lo scrittore pubblica “Initium” (Edizioni DrawUp), un romanzo fantasy-thriller dove, ancora una volta, l’accesa dinamica narrativa porta alla luce idee che si sovrappongono in un compiendo di immagini di varia natura, dando allo scritto uno stile accattivante e molto originale.
Con “Vite sospese” l’autore pubblica per la prima volta con Europa Edizioni, cambiando registro e cimentandosi in un romanzo di formazione in cui le vicende storiche fanno da sfondo a una trama fitta di avvenimenti in cui si inseriscono, intrecciandosi, le vite dei personaggi. Una cornice esistenziale in cui trabocca il realismo ma senza appesantire il lettore che si trova di colpo immedesimato nel protagonista del romanzo: il suo nome è Mario, un uomo angosciato dalle frustrazioni della vita, complice anche la sua compagna Camilla che, se all’apparenza sembra spronarlo, nella realtà dei fatti appare molto distaccata da lui.
Mario è un giovane giornalista freelance che sbarca il lunario tra ripetizioni e qualche articolo per la stampa locale e nazionale. La sua passione vera, però, quelle che lui definisce le cose d’altri tempi, lo porta a partecipare – da squattrinato – ad aste di vario genere, con la speranza di riuscire a portare via con sé qualche oggetto per lui importante. Durante una di queste giornate, il protagonista riesce ad aggiudicarsi un piccolo quadro che ritrae una donna nell’arte del ricamo, unitamente a una piccola vecchia valigia. Mario entra, quindi, in possesso di uno scritto della defunta che disvela l’inizio di un segreto gelosamente custodito e che per lui rappresenta, forse, l’opportunità che aspetta da una vita.
Un romanzo ricco di mistero dunque, che fin dalle prime pagine tiene incollato il lettore, intento con lui a capire che cosa ha in riserbo per lui il futuro.
Un futuro che fino a quel momento sembrava scandito soltanto dalla quotidianità piatta ed anonima, fino ad inaridire l’anima di Mario, completamente distolto dall’essenza delle cose, ma che ora, sembra aver trovato una via d’uscita da questo limbo, come un’avvisaglia di nuove possibilità all’orizzonte con una ritrovata forza interiore che lo spinge a muoversi oltre i confini della monotonia. Nella valigia Mario, infatti, trova una raccolta di quaderni che racchiudono la storia di quello che, forse, altro non è che l’alter ego del nostro intrepido protagonista, ovvero Gennarino, vissuto a Napoli negli anni ’30 del secolo scorso.
“Vite Sospese” viene così ad essere una sorta metaromanzo e un romanzo di formazione in cui vengono descritte le vicende umane di Gennarino nel corso della sua esistenza: una vita avventurosa e a tratti drammatica, dove predomina la dimensione intima dello scrittore-sognatore che affida le sue emozioni alla scrittura e non esita a seguire il suo cuore nei passaggi chiave della sua vita.