“Vivienne Westwood: punk, icona, attivista” – un docufilm sulla stilista inglese

In uscita il 20 febbraio nelle sale italiane il film documentario “Vivienne Westwood: punk, icona, attivista”. La vita e la storia della stilista inglese, tra le più note e rivoluzionarie nella storia della moda contemporanea.

Alla regia Lorna Tucker, ex modella, che ha seguito per 3 anni l’artista inglese, per raccontare la sua storia e lasciare che sia la protagonista a parlare di sé. Nata nel 1941, la Westwood, all’età di 77 anni, non ha intenzione di fermarsi, il suo lavoro è la sua passione, è questo il motivo. Vivienne in passato, ha raccontato di come le poche possibilità economiche della sua famiglia furono spinta propulsiva per liberare la sua creatività e realizzare sin da giovanissima i propri capi, la sua storia comincia da lì, in un moto inarrestabile. Il trasferimento a Londra da un piccolo centro del Derbyshire, un primo matrimonio e poi l’incontro con Malcolm McLaren, con lui il primo negozio, fino alla prima sfilata a Londra nel 1981. Il loro stile invade letteralmente le passerelle, un’esplosione di contrasti tra colori e materiali ricopre le modelle che in passerella ridono, scherzano, ballano, mangiano gelati, si baciano. Da molti definita come l’ideatrice dello stile punk, la Westwood è per certo colei che l’ha portato in passerella, provocatrice, innovativa, attinge per le sue creazioni da elementi di epoca vittoriana o settecenteschi, corsetti e perle, cilindri e elementi delle sottoculture inglesi.

Ha fatto della sua arte e della sua visibilità anche veicolo per pubblicizzare e perseguire cause e temi a lei cari. Tutti i prodotti del suo marchio sono cruelty free (supporta l’organizzazione PETA) si è impegnata con Green Peace in “Save the artic” ed in campagne per la difesa dei diritti civili con Liberty e Amnesty International. Promuove una moda attenta all’impatto sul pianeta, cercando di risvegliare anche nella sua clientela scelte più consapevoli, attraverso slogan come “Buy Less”.

Definirla una stilista è certamente riduttivo, gli abiti della Westwood veicolano messaggi politici, sociali, la sua estetica così riconoscibile e personale è una lunga e rivoluzionaria razzia da differenti culture.

La moda può essere una scelta consapevole, la nostra personalità può materializzarsi attraverso un abito, a testimonianza di ciò, questa eclettica artista, a ricordarci che non siamo certo ciò che indossiamo ma ciò che indossiamo può comunque essere espressione di noi.

Di seguito il trailer:

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