Don Papa: il rum delle Filippine che sta spopolando in Italia

rum

Don Papa è il nome di tendenza nel mondo dei rum ed è il “marchio” che ha saputo scalare la classifica delle migliori bottiglie internazionali con il giusto mix di gusto, marketing e intraprendenza. Anche per i non addetti al settore è un nome che tutti hanno intravisto, letto o ascoltato almeno una volta nella vita.

Nel Bel Paese della Grappa e del vino il Don Papa ha ben presto acquisito il favore dei degustatori, soprattutto nel pubblico femminile che risulta essere molto affezionato a questa grandiosa bottiglia. Come mai? Cosa rende il Don Papa un rum così acclamato? Qual è il segreto della sua popolarità? Ecco una possibile spiegazione.

Il rum simbolo dell’indipendenza dall’oppressore

Per molto tempo il Rum è stato legato indissolubilmente alle storie dei terribili pirati o a quelle degli schiavi presso le piantagioni di zucchero.

Da prodotto povero nato per alleggerire la dura vita in mare o sotto il sole cocente dei Caraibi il rum ha conquistato l’interesse delle kermesse internazionali più prestigiose, guadagnandosi un posto d’onore nell’olimpo dei distillati. In questo clima di crescente apprezzamento collocheremo l’insolita storia del rum filippino più conosciuto al mondo: il Don Papa.

Il rum Don Papa lo trovi in vendita presso i rivenditori specializzati come https://www.saporideisassi.it ed è una bottiglia che non può mancare nelle vetrine dei più preparati collezionisti e degustatori. Già dal primo sorso emana sensazioni eroiche che sanno di “rivoluzione” dato che il suo nome si ispira proprio alla storia dell’indipendenza filippina.

Questa fu capeggiata da un uomo giusto e coraggioso che ha lasciato in queste terre lontane la libertà dall’oppressione spagnola: Dioniso Magbuelas, meglio noto come El Papa Isio. Ecco spiegato il nome del rum filippino ma ora cerchiamo di capire perché ha convinto tutti, anche i degustatori più “severi”.

Il sogno di un inglese innamorato delle Filippine

L’idea è di Stephen Carroll, un inglese trapiantato nelle Filippine che non è rimasto indifferente all’incredibile quantità di piantagioni di zucchero locali in totale stato di abbandono. Lasciato il lavoro e la vita di città Carroll ha investito i suoi risparmi per aprire il primo ufficio di Manila e iniziare a vendere le bottiglie di Rum prodotto con le barbabietole di zucchero del posto a partire dal 2012.

Sugarlandia è il nomignolo con cui si fa riferimento al Negros, regione considerata a pieno titolo la patria mondiale dello zucchero. Una materia prima a bassissimo costo che, tuttavia, non era mai stata messa a frutto così come Carroll ha deciso di fare. E così nasce il Don Papa, un rum che porta dentro di sé influenze culturali provenienti da ogni parte del mondo al punto da essersi posizionato come un mix tra i ron caraibici ed i rum spagnoli a base di canna da zucchero distillata, tuttavia, in alambicchi francesi.

Il mix di culture, metodi e sapori che provengono da tutto il mondo 

Un miscuglio culturale in cui rientrano anche le influenze anglofone del suo fondatore che stampa le etichette in Italia e utilizza bottiglie francesi con tappi di sughero portoghese. Un inno alla pace nel mondo perfettamente imprigionato in una delle bottiglie più popolari del momento.

Piace perché è invecchiato come vuole la tradizione ma con il gusto fresco dell’innovazione: pregiate botti di rovere americano, alambicchi a colonna, filtrazioni con carbone vegetale, bouquet di sapori ampio e speziato, note dolci vanigliate, aromi di cioccolato e caramello…

Una degustazione che spazia del sapore erbaceo al miele passando per noci, frutta candita, odori salmastri e note di caramello. Il Don Papa è un vero e proprio melting pot non solo culturale ma anche gustativo che non poteva che condurlo alla vetta dei rum più apprezzati al mondo.

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!