I cavalli: saper accettare anche il lento o veloce scalpito di una lancetta

cavalli

I cavalli, secondo quello che ci hanno insegnato gli specialisti del settore, vivono il momento, si gustano tutta l’intensità dell’esistente, giocano, si azzuffano, fanno branco, lottano e tornano ad amarsi.

Ammirano il sole, lodano con lo sguardo i laghi, i monti e tutto quello che li circonda. Sembra che ringrazino gli uomini, le donne o qualcosa di più grande ed impercettibile.

Sta di fatto che vivono il momento, accarezzano l’istante, fanno trotto sul minuto e galoppo sulle ore. Nobili e buoni, precisi, intelligenti, conservatori e prudenti ma pronti anche allo slancio ed alla galoppata di passione verso il futuro.

Carpe diem si direbbe ma per loro, si puo’ dire  che bevano il gusto pieno della vita.

Capita spesso di guardarli, scrutarli, farci amicizia, scattarci fotografie di vita perché in fondo in loro c’è tutto quello che vorremmo e che ci dà conforto: amicizia, coraggio, umiltà ma determinazione, onestà ma autodifesa.

Fanno branco, si diceva, fanno gruppo, giocano il loro calcio individualista, ma al momento giusto lottano per la squadra.

E disegnano traiettorie che sono arte, che sono cuore, che sono Vite in movimento.

Sono specchi di virtù ed amici che non ci abbandonano e dai quali dovremmo imparare, almeno oggi, almeno in questa epoca ed almeno entro un’esistenza che bisogna saper accettare gli eventi esterni, governandoli ed accettarli per quello che ci propongono.

Mettercela tutta per migliorare e raddrizzare quello che non va, ma saper accettare anche il lento o veloce scalpito di una lancetta, accontentandosi anche di un raggio e di una boccata di sole.

Fotografia di David Taglieri

Iscriviti alla newsletter settimanale per rimanere aggiornato su tutti i nostri articoli!