Recensione del romanzo “Ombre nella notte” di Tess Gerritsen: una storia che oscilla tra il thriller e il paranormale.

Titolo

Ombre nella notte

Autore

Tess Gerritsen

Collana

LA GAJA SCIENZA

Temi

Maestri del thriller

N° di pagine

320

https://www.longanesi.it/libri/tess-gerritsen-ombre-nella-notte-9788830453098/

“Ombre nella notte” edito dalla casa editrice Longanesi è il nuovo romanzo di Tess Gerritsen (San Diego, 12 giugno 1953), scrittrice statunitense famosa per i suoi medical thriller e per la serie poliziesca che vede protagoniste la detective Jane Rizzoli e il medico legale Maura Isles.

L’opera, rivolgendosi al mondo paranormale, racconta una vicenda contornata di misteri, in cui la realtà è, per la protagonista Ava, parvenza, non riuscendo, lei stessa, più a comprendere la linea che separa l’illusione dal vero.

Ava, infatti, una giovane donna di professione foodwriter, decide di prendere in affitto per alcuni mesi una casa, “Brodie’s Watch”, in una placida cittadina del Maine, allontanandosi da Boston. Ma là dove vige la tranquillità spesso vi è il segreto celato dietro la normalità e il silenzio.

L’arrivo per Ava, in quella maestosa ma inquietante casa, dopo l’iniziale desiderio di fuggire da quel luogo, sarà rifugio e accettazione, da parte delle dimora stessa.

Ava scappa dai fantasmi di un passato recente in cui le sue colpe sono come macigni che l’hanno trasformata in una donna insicura, incapace di parlare alla sorella amata Lucy, perché il suo cuore non è più puro.

Brodie’s Watch, la casa in cui la protagonista decide di trascorrere alcuni mesi per la stesura di un libro di cucina, era la dimora del comandante Brodie, un uomo di “mare”, morto 150 anni prima in un violento naufragio che pose fine alla sua vita terrena ma non alla sua presenza all’interno della dimora che fece costruire nel 1861.

La villa sembra, infatti, trattenere l’odore del mare, di quella distesa d’acqua salata che per il suo antico proprietario era vita e passione. La stessa passione e vita che percepiscono tutte le donne che hanno dimorato nell’edificio, e che incuranti del loro presente e futuro, hanno scelto di rimanere a vivere fino alla morte, apparentemente appagate.

La casa appare governata da una forza esterna, non si comprende se benevole o malevole, che esercita il dominio su chi la abita.

La precedente coinquilina, scomparsa senza lasciare alcuna traccia, ha percepito il pericolo ed è scappata? Questo si domanda Ava, ancor più quando il cadavere di una giovane donna sconosciuta viene rinvenuto.

Ma è il comandante a provocare dolore o il mondo dei vivi è più pericoloso delle figure oscure che attraversano la notte?

Il mistero aleggia tra le pagine del romanzo e il lettore non può fare altro che leggere le sue righe cercando la soluzione a ciò che appare fantasioso, pur consapevole che non tutto ciò che esiste nel mondo è conoscibile e una risposta non sempre può giungere per spiegare l’ignoto.

“Nero come l’inchiostro, l’oceano è una distesa vuota sotto le stelle. È come se la notte avesse gli occhi e mi guardasse, incorniciata nel riquadro illuminato della finestra.”

Unica notte discordante del libro è la trattazione della sfera sessuale, con note di sadismo, che il comandante sembra esercitare su Ava (sembra ispirarsi l’autrice al romanzo Cinquanta sfumature di grigio) e che scema la tensione iniziale, non consentendo di godere pienamente della storia e e del suo alone di mistero.

 

Romanzo fornito da Longanesi

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