Sanremo 2023 – Pooh “noi siamo amici per sempre”

Pooh

Ieri sera l’Ariston ha ospitato, dopo lo scioglimento del 2016 e 50 anni di vita artistica insieme, i Pooh.

“Siamo scesi dal palco nel 2016 perché stavamo vivendo un momento particolare, la creatività fulgida non ci stava più percorrendo come prima. Poi sono successe tante cose: su tutte la morte di Stefano che ci ha segnato profondamente. Il fatto di essere tornati insieme nasce da un’esigenza molto profonda. Sono sei anni che i Pooh, e non dico Roby Dodi Red ma i Pooh, fanno percorsi diversi. Ritrovarci per Stefano e Valerio è stata un’occasione magica per parlare di un progetto comune, sfociato nella partecipazione a Sanremo” afferma Dodi Battaglia.

“Il palcoscenico di Sanremo evoca tanta emozione.” La stessa che hanno vissuto i presenti ascoltando un medley di alcuni dei loro più grandi successi.

Con “Uomini soli” con cui la band aveva trionfato nel 1990 la commozione è scesa inconsapevole: l’omaggio a Stefano D’Orazio ha consentito al pubblico di udire nuovamente il suo canto.

“L’idea del duetto virtuale con Stefano D’Orazio l’ha avuta Amadeus. Ha commosso anche noi. Riprendere l’ultimo inciso di Uomini soli dopo la commozione enorme non è stato facile. Stefano mi è arrivato in aiuto” afferma in conferenza stampa Roby Facchinetti.

Il palcoscenico dell’Ariston è stata l’occasione non solo di annunciare il docu – film in onda il 15 febbraio su Ra1 “Pooh un attimo ancora” ma anche la data a San Siro il 6 luglio 2023.

“Da cosa bella nasce cosa bella. Se San Siro sarà una cosa bella forse qualcos’altro succederà” ha risposto Dodi Battaglia a chi domandava se sarà possibile assistere a un tour dei Pooh.

“Noi siamo amici per sempre” ha aggiunto Dodi Battaglia.

Amici che non si perdono mai di vista. Con loro, infatti, al Festival di Sanremo anche Riccardo Fogli.

“Devo ringraziarli perché mi recuperano sempre – scherza il cantante – mentre sto affogando in qualche programma televisivo, mentre vengo inseguito da qualche direttore di banca. Io sono l’uomo più felice del mondo e ci sono in punta di piedi”.

A chi ha chiesto come mai non fosse presente sul palcoscenico dell’Ariston dall’inizio dell’esibizione e perchè fosse nuovamente andato via, prima di essere richiamato dalla stessa band, Riccardo Fogli ha spiegato:

“Scusate fratelli. Io sto in punta di piedi nella vostra vita perché vi voglio bene e vi rispetto, voi siete i Pooh. Io mi chiamo ‘i due mondi’, Riccardo Fogli o Fogli Riccardo. Invece voi siete solo i Pooh.Quindi io in punta di piedi non volevo dar fastidio e me ne sono andato. E voi mi avete richiamato”.

“Stefano ci manca tanto, non potete immaginare quanto. Lui e Valerio sono in cielo e ci proteggono” ha aggiunto infine Fogli.

Infine domanda di rito sul “caso Blanco”: “noi i fiori li abbiamo regalati. Alle nostre mogli, alle nostre amiche, e a volte anche alle nostre amanti”.

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