“Tranquilli, poi vi spiego” di Laura Formenti: la recensione

Laura Formenti

La stand up comedy di Laura Formenti ha calcato il palcoscenico de “I Solisti del Teatro”, storico festival romano diretto da Carmen Pignataro, nei Giardini della Filarmonica con “Tranquilli, poi vi spiego“.

L’attrice porta sulla scena il tema della bugie e debutta con quella più diffusa: “sii te stesso”, ecco cosa ci dicono gli altri ma cosa accadrebbe se ognuno lo fosse realmente? Per Laura “quando riesci ad essere te stesso gli altri ti rompono i c…”.

Lo spettacolo prosegue con le più canoniche: per stare bene con gli altri devi stare prima bene da solo, ma si può essere felici da single oppure la vita diventa “un film francese lento”, di quelli saporiferi in cui nulla accade?

L’artista racconta al pubblico alcuni dei piccoli e grandi tabù che le bugie hanno creato.

Il primo tabù è senz’altro il sesso, soprattutto quello femminile: un tabù che non può essere esorcizzato se anche la Treccani definisce il clitoride un “organo erettile femminile impari e mediano, omologo al pene virile, però rudimentale, situato nell’angolo anteriore della vulva”.

E poi il femminismo, le molestie, lo psicologo, le mestruazioni, la vecchiaia, la bruttezza, i soldi, la masturbazione e infine il suicidio.

Il pubblico ride di cuore, sorride e infine smette di farlo, trasformando il sorriso in una smorfia “stridente”: ecco forse svelato il vero tabù della serata, il suicidio.

“Mi piace parlare di tabù perché più ne parli e più scompaiono” afferma Laura Formenti e questo è senz’altro vero. La sua stand up adempie al compito sottinteso: fa ridere, sorridere, riflettere e crea anche malcontento.

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