Zenone e il paradosso della corsa Champions in Serie A quest’anno

Nel V secolo a.C., il filosofo presocratico Zenone di Elea formulò una serie di paradossi sul moto. Il suo obiettivo era quello di difendere la tesi del suo maestro Parmenide, il quale sosteneva che il movimento fosse solo un’illusione.

Il paradosso di Achille e la tartaruga

Il più famoso di questi paradossi è quello di Achille e la tartaruga. Secondo Zenone, se questi due personaggi si fronteggiassero in una gara di corsa, il risultato non sarebbe così scontato come può apparentemente sembrare. In teoria, si direbbe che Achille, famoso proprio per la sua velocità, dovrebbe vincere facilmente contro la lenta tartaruga.

Ma, secondo il filosofo greco, se Achille desse un piede di vantaggio alla tartaruga, per lui sarebbe impossibile raggiungerla. Questo perché il pelide eroe omerico dovrebbe ogni volta arrivare nella posizione occupata dal rettile, che nel frattempo però sarebbe già avanzata di un po’. In questo modo, la distanza tra i due si ridurrebbe sempre di più, fino a diventare infinitesimale. Tuttavia, non giungerebbe mai ad essere pari a zero.

Quindi, per Achille, l’obiettivo di agguantare la tartaruga sarebbe impossibile, nonostante la sua grande velocità. Così facendo, Zenone avrebbe dimostrato che il moto non è come appare in realtà. E che raggiungere qualcuno o qualcosa è molto più complesso di come possa sembrare in teoria.

La corsa Champions in Serie A quest’anno

All’epoca, Zenone non avrebbe però mai potuto immaginare che nel 2019 si sarebbe verificato un evento molto simile al suo paradosso. Talmente simile da riprodurre lo stesso assurdo meccanismo da lui teorizzato. Si tratta della corsa Champions della Serie A di quest’anno.

Infatti, è da inizio stagione che soprattutto cinque squadre si contendono questo prestigioso e fondamentale obiettivo. E sono Milan, Atalanta, Roma, Torino e Lazio. Attualmente, si trovano tutte racchiuse in quattro punti. E nessuna di loro sembra intenzionata seriamente a raggiungere il traguardo per prima, superando del tutto gli altri.

Appena una infila una striscia positiva di risultati e comincia ad essere vista come la favorita, subito perde un paio di partite e si rimette in coda. Cosicché il quarto posto appare praticamente irraggiungibile, anche se ogni volta ci si avvicina sempre più.

E cosí, ad inizio anno la Roma sembrava la candidata più credibile. Poi lo è diventato il Milan. Quindi la Lazio, di nuovo i rossoneri ed ora addirittura l’Atalanta. Un continuo ribaltamento di posizioni che non ha mai permesso ad una di loro di staccarsi definitivamente e provare anche solo un accenno di fuga.

Una situazione veramente paradossale, in cui non si riesce ancora a capire chi si qualificherà alla fine in Champions League, nonostante manchino solo 5 partite al termine del campionato. Facendo sembrare il percorso delle cinque squadre coinvolte una pura illusione, che non ha generato alcun cambiamento reale rispetto alla situazione presente ad inizio stagione.

La soluzione del paradosso di Zenone e, forse, della corsa Champions in Italia

Fin da subito, molti filosofi si sono cimentati nel cercare di risolvere il paradosso di Zenone. E, nonostante la sua genialità, esso attualmente risulta facilmente confutabile.

Infatti, la distanza iniziale tra Achille e la tartaruga è effettivamente divisibile in infinite parti, come affermava lo stesso Zenone. Ma la somma di queste infinite parti dà pur sempre una lunghezza finita.

Perciò, alla fine Achille raggiunge realmente la tartaruga, come la logica di base ci suggerisce. E l’illusione del moto c’è solo in potenza, non in atto.

Chissà, dunque, che in fondo questa soluzione non valga anche per la corsa Champions di quest’anno in Serie A. Con le squadre coinvolte che soltanto apparentemente non stanno cambiando la propria posizione in classifica. Ma che in realtà stanno costruendo il proprio percorso ed il proprio futuro passo dopo passo, partita dopo partita.

In modo da raggiungere per primi il traguardo del quarto posto anche proprio grazie ai punti raccolti fino ad ora. Che infine si riveleranno decisivi tanto quanto quelli ancora da conquistare. Nonostante tutto. Alla faccia di Zenone.

Leonardo Gilenardi

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