Zero Waste. Basta sprechi. 5 modi per evitare gli sprechi e per essere ”zero waste”.

”Basta plastica” l’iniziativa di Naki che spopola sui social

2019: aumentano i consumi, aumenta la produzione della plastica, aumenta l’inquinamento, aumentano i cambiamenti climatici. Aumentano gli sprechi.

Ciò che noto con piacere è che aumenta il numero di persone che adottano uno stile di vita “zero waste’’ (zero sprechi), c’è più sensibilizzazione ma c’è ancora un gran numero di persone che adottano la politica del “ormai non si può tornare indietro’’, ed è vero, ma possiamo limitare i danni che ci sono già sfuggiti di mano.

Dunque, molti si staranno chiedendo cos’è questo “zero waste’’ di cui si sente così tanto parlare.

Non è un fenomeno e non è un’ideologia, per come la vedo io è una presa di coscienza del fatto che al giorno d’oggi esistono ottimi metodi per evitare sprechi e ridurre così l’inquinamento.

La cara Wikipedia però corre nostro in aiuto e ci dà una definizione di zero waste:

’E’ una strategia di gestione dei rifiuti che si propone di riprogettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non come scarti ma risorse da riutilizzare come materie prime seconde, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente processi di incenerimento o discarica, e tendendo ad annullare o diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti da smaltire. Il processo si basa sul modello di riutilizzo delle risorse presente in natura’’

Quindi tutto ciò si concentra in poche parole: RICICLO E RIUSO.

Tutti noi nel nostro piccolo possiamo contribuire a diminuire il consumo e la produzione di materiale non riciclabile.

Ecco piccole idee e alcuni siti per sostenere ed aiutare la nostra amata Terra.

  1. Utilizza borracce invece delle amate bottigline di plastica da portare in giro, così da limitare il consumo di plastica, a casa bere l’acqua del rubinetto utilizzando un depuratore, filtri d’acqua e vari altri metodi. Pensate a quante bottiglie di plastica buttate ogni settimana, se lo moltiplicate a tutte le persone del mondo che fanno la vostra stessa cosa il risultato è spaventoso. Dunque questo è un ottimo passo.
  2. Evitiamo l’usa e getta. Piatti, posate e contenitori e tutto quello che può essere usa e getta, può essere facilmente sostituito con le loro controparti di vetro, acciaio, stoffa.
  3. Portare sempre con sé buste della spesa di stoffa e sacchetti di stoffa, così da evitare quelle del supermercato.
  4. Lo spazzolino riciclabile. Quello che siamo soliti usare è fatto di plastica non riciclabile, ci sono invece gli spazzolini in bamboo che sono compostabili.
  5. Via agli assorbenti monouso, si agli assorbenti in cotone che possono essere lavati comodamente o la coppetta mestruale.

Questi sono solo alcuni dei modi che possiamo applicare alla nostra vita quotidiana e contribuire alla diminuzione degli sprechi.

Naki e la sua iniziativa

Naki è una youtuber sensibile a questo tipo di argomento che ho precedentemente intervistato (clicca qui per saperne di più su Naki), negli ultimi giorni ha spopolato sui social la sua iniziativa ‘’Basta plastica’’.

Naki ha deciso di inviare una mail a tutte le aziende proposte da lei stessa e dai suoi followers, in cui chiede un cambio di packaging, dunque invece di usare la plastica usare materiali più ecosostenibili.

Sul suo blog trovate una mail standard che ha scritto in cui dovete solo aggiungere il vostro nome, e se preferite modificare la mail, e inviarla a tutte le aziende che trovate nella lista di mail messa a disposizione da Naki, per poterli così convincere, anche se in piccola parte, a cambiare la loro produzione e a renderla più ecosostenibile.

Una bella iniziativa che spero sia presa a cuore da molti dei nostri lettori, perciò vi lascio qui il link per poter contribuire.

LINK:

”BASTA PLASTICA” 

L’iniziativa spiegata da Naki 

Zero waste:

Friendly shop 

Rete Zero Waste

Valentina Mauriello

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