4 possibili assurdi motivi per cui Abisso ha confermato il rigore per la Fiorentina al Var

Probabilmente molti di quelli che stavano vedendo Fiorentina-Inter domenica sera avranno gridato al rigore quando hanno visto in diretta il cross di Chiesa infrangersi sul corpo di D’Ambrosio al 96′ minuto di gioco. Ma poi è bastato il primo replay per far capire a tutti che in realtà il difensore interista aveva preso la palla nettamente con il petto. E quindi ogni persona, davanti alla tv in quel momento, avrà pensato che l’arbitro sarebbe sicuramente andato a rivedere l’episodio al Var e avrebbe invertito la propria decisione. Ed in effetti Abisso è stato subito richiamato dal Var e ha avuto modo di riguardare per ben 4 minuti ciò che era successo nell’area di rigore nerazzurra poco prima. Però, nonostante l’errore fosse evidente, ha confermato la propria decisione, assegnando definitivamente il calcio di rigore alla Fiorentina e togliendo così all’Inter due punti fondamentali per la lotta al terzo posto in campionato.

Subito dopo la partita, in molti si sono affrettati a dare la propria spiegazione riguardo all’accaduto. C’è chi ha parlato di complotto, o chi ha ritirato fuori la vecchia storia della sudditanza psicologica o chi, più banalmente, ha dato la colpa alla troppa pressione che viene messa addosso agli arbitri. Ma la verità è che non può esistere un motivo razionale per cui un arbitro bravo e quotato come Abisso abbia preso un abbaglio così grande, almeno che non si voglia pensare seriamente all’ipotesi della corruzione, che comunque agisce di solito per vie più nascoste e furbe di questa. Perciò l’unica cosa intelligente da fare sarebbe quella di rassegnarci al fatto che quell’errore semplicemente non ha senso. Oppure possiamo stoltamente rifiutare l’idea che qualcosa sia inspiegabile per il nostro intelletto e provare a ragionare insieme sul perché Abisso abbia confermato quel rigore al Var. Anche a costo di negare l’evidenza ed elaborare le ipotesi più assurde, le uniche che realmente possono dare un motivo (ma non un senso) a tutto questo e farci tornare ad essere finalmente in pace con noi stessi e con il mondo.

L’hackeraggio cinese

Quando Abisso raggiunge il monitor del Var a bordocampo, al 96′ minuto di Fiorentina-Inter, a Pechino sono già le 5 e mezza del giorno dopo. Nella sua stanza il giovane Yao Ling, da sempre accanito tifoso milanista, sta guardando il posticipo della serie A in streaming sul suo computer. Per tutta la partita è stato in ansia. Sono mesi che sogna il sorpasso del Milan ai danni degli odiati cugini nerazzurri, ed ora sembra esserci finalmente l’occasione giusta per avvicinarsi a loro, proprio a poche settimane dal derby di Milano. Infatti, i rossoneri hanno vinto in casa contro l’Empoli il venerdì precedente, e ora l’Inter deve espugnare Firenze per tenere a distanza i rivali cittadini. Purtroppo, però, le cose non stanno andando come sperava, perché mancano pochi secondi alla fine della partita e l’Inter è in vantaggio di un gol sui viola. Ma Yao ha un piano di riserva. Sfruttando le sue straordinarie abilità informatiche, è riuscito ad hackerare i server della Lega di Serie A e ad entrare nei loro sistemi operativi. Per questo, quando vede Abisso andare al Var per rivedere l’episodio del rigore di D’Ambrosio, capisce che è il momento di agire. Facendo più veloce possibile, interrompe le normali trasmissioni video al monitor del Var che sta guardando l’arbitro e gli manda in onda una vecchia puntata di Mila e Shiro. Per l’arbitro palermitano, è praticamente impossibile notare la differenza tra D’Ambrosio e il bel pallavolista animato, e perciò non può far altro che confermare il rigore per la Fiorentina e regalare a Yao la gioia tanto desiderata.

Il fantacalcio galeotto

Abisso ha sempre voluto fare l’arbitro. Per questo fin da piccolino ha fatto di tutto per rimanere neutrale. Non ha mai tifato o simpatizzato per nessuna squadra. Non ha mai avuto il poster di un giocatore in camera. Non ha mai comprato una maglietta di calcio, perché l’unica divisa che voleva indossare era quella dell’Aia. Insomma un modello esemplare, se non fosse per una sola piccola debolezza: il fantacalcio. Ogni anno, cascasse il mondo, Abisso si ritrova con i suoi amici di vecchia data per fare l’asta e ottenere i giocatori migliori, così da costruire la squadra giusta per poter vincere il fantacampionato. Quando è diventato ufficialmente un arbitro di Serie A, ha anche provato a smettere, ma non ci è proprio riuscito. Però, nonostante l’elevata posta in palio, non si è mai fatto condizionare da questo durante una partita, arbitrando ogni volta in modo retto e impeccabile. Almeno fino alle 22:30 di domenica scorsa… Infatti, quando è andato davanti al monitor del Var al 96′ minuto di gioco di Fiorentina-Inter, ha realizzato che, se i nerazzurri avessero vinto anche quella partita, Spalletti avrebbe avuto ancora più forza per tenere fuori rosa Mauro Icardi, il centravanti più importante della sua squadra al fantacalcio. Per questo, nonostante i dubbi ed i sensi di colpa che lo hanno tormentato per ben 4 minuti, alla fine ha deciso di confermare il rigore per la Fiorentina, regalandosi così una speranza in più per vincere l’ambito premio spettante al primo classificato del suo fantacampionato di quest’anno: una vecchia figurina Panini di Massimo Taibi ai tempi dell’Atalanta.

La vendetta è un piatto che va servito freddo

Quando Abisso ha deciso di iniziare seriamente a fare l’arbitro, aveva un solo obiettivo in testa: incontrare finalmente il suo idolo Francesco Totti. Infatti, nonostante fosse di Palermo, fin da bambino ha sviluppato una viscerale passione per la Roma e in particolare per il suo storico capitano, che aveva visto esordire in Serie A e poi affermarsi sempre di più con i colori giallorossi. Perciò, quando nel 2015 ha diretto la prima partita della massima serie italiana, pensava veramente di essere molto vicino alla realizzazione del proprio sogno. Ma le settimane passavano, e il povero Abisso non veniva mai designato per arbitrare la squadra capitolina. Finché un brutto giorno del 2017, mentre navigava sui social, ha letto l’annuncio del ritiro di Totti dal calcio giocato. Fu come un colpo al cuore. Il suo grande sogno si era infranto, e lui non riusciva proprio a sopportarlo. Così Abisso ha deciso che doveva trovare per forza un responsabile, a cui far pagare tutto il dolore che sentiva in quel momento. E lo ha trovato nell’allenatore di quella Roma, colui che lo stesso Totti accusava di aver voluto mettere fine alla sua carriera prematuramente: Luciano Spalletti. Così Abisso iniziò a tramare la sua tremenda vendetta. Prima di domenica scorsa, ha arbitrato per ben 2 volte l’Inter, senza però riuscire ad avere l’occasione giusta per vendicarsi adeguatamente. Per questo non era convinto che la partita di Firenze avrebbe potuto invece regalargli questa soddisfazione. E, in effetti, anche questi novanta minuti stavano passando invano. Ma poi, quando Chiesa è entrato in area ed ha effettuato il cross, ha capito che era arrivato il suo momento. Perciò non ha esitato ad assegnare rigore alla Fiorentina, e i 4 minuti passati davanti al Var a rivedere le immagini prima di confermare la propria decisione sono serviti solo a far crescere ancora di più la rabbia di Spalletti, che puntualmente è esplosa nel post-gara, dando finalmente ad Abisso la sua personale e tanto desiderata rivincita.

Il piano segreto della Corea del Nord

In realtà non è mai accaduto nulla di tutto questo. Infatti Abisso si è accorto subito che D’Ambrosio non ha toccato la palla con il braccio ma con il petto, e il Var ha semplicemente avallato la sua decisione con un silent check. La partita è finita quindi 3-2 per l’Inter, perché la Fiorentina non ha potuto tirare nessun calcio di rigore per pareggiare il match all’ultimo secondo, dando così ai nerazzurri tre punti preziosi per mantenere il terzo posto e staccare ancora di più Milan e Roma. Ma allora cosa è successo? Perché tutti, compresi i giocatori in campo, pensano che le cose siano andate in modo opposto? La risposta è rintracciabile solo nelle segrete stanze di Pyongyang, dove Kim Jong-Un si è deciso finalmente a fare un passo concreto per conquistare il mondo. Perciò ha chiesto ai suoi scienziati di elaborare un super allucinogeno incolore, insapore ed inodore e solubile in acqua, che qualche mese fa ha iniziato ad immettere di nascosto negli impianti idrici di tutto il mondo. Così ogni persona sulla Terra ha assunto gradualmente questa droga ad ogni sorso d’acqua ingerito negli ultimi tempi, cominciando a manifestare i primi sintomi proprio domenica scorsa, quando tutti si sono convinti di aver visto un rigore dato al Var per un colpo di petto durante Fiorentina-Inter… Ora Kim Jong-Un aspetta solo che il suo allucinogeno faccia ancora più effetto per dare il via alla seconda fase del suo diabolico piano, quella in cui ricatterà le super potenze mondiali per ottenere il controllo del pianeta in cambio del relativo antidoto. Nel frattempo prepariamoci a vedere cose sempre più assurde, come Icardi che chiede scusa ai tifosi interisti, o la Juventus che perde lo scudetto, o addirittura la Roma di Di Francesco che non prende gol per tre partite di fila… Sperando comunque di non impazzire totalmente e mantenere un briciolo di serenità per goderci il finale di campionato e qualsiasi cosa esso porti con sé.

Leonardo Gilenardi

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