Alessia Merola: “sui social voglio trasmettere forza e leggerezza” – INTERVISTA

Alessia Merola

Alessia Merola

Alessia Merola inizia il percorso sui social nel 2020 durante la pandemia, condividendo la sua quotidianità. In poco tempo la sua semplicità e spontaneità l’hanno portata a raggiungere numeri da capogiro, basti pensare che solo su TikTok conta più di un milione di follower. Ad attirare il pubblico è stata anche la sua somiglianza con l’attrice Josephine Langford, protagonista della serie “After”, tanto da essere scelta per la cover dell’omonimo libro di Anna Todd.

Alessia Merola ha deciso di cimentarsi anche nella scrittura: ha da poco pubblicato il suo primo romanzo “Abroad. Un anno per innamorarsi”, edito da Sperling & Kupfer. La storia tra i protagonisti del romanzo, Alice e Dylan, vuole essere un incitamento a raggiungere i propri sogni, anche superando le difficoltà che, inevitabilmente, la vita ci pone.

  • Ciao Alessia. Com’è iniziato questo percorso sui social?

Tutto è iniziato nel 2020, durante la quarantena e il mio ultimo anno di università. Ho deciso di prendere in mano il telefono e iniziare a condividere qualche pillola della mia vita, da come acconciavo i capelli a quello che facevo durante le giornate. La svolta è avvenuta alla fine del 2020 perché  un sacco di persone si sono accorte della somiglianza che avevo con un’attrice molto famosa. Da lì la crescita è stata rapida e tante persone ora fanno parte della mia community per questo motivo, ma anche per tutto quello che poi, successivamente, ho condiviso e ho espresso.

  • Come si riesce da così giovani a gestire questo successo improvviso?

Un valore che mi è sempre stato insegnato dai miei genitori è l’umiltà. Nonostante il successo, che comunque non reputo grande o straordinario, cerco di rimanere con i piedi per terra e vivere ogni giorno, apprezzando tutto quello che questo lavoro mi dà. Vivo ancora nel mio piccolo paesino in provincia di Modena ed esco ancora con le amiche di sempre.

  • Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con i tuoi contenuti?

Mi piace trasmettere forza e leggerezza, nonostante tutte le cose negative che possono accadere nella vita. Mi piace dimostrare la mia solarità e spero che chi guarda i miei contenuti la riceva e la faccia propria.

  • Spesso ci fermiamo all’apparenza ma dietro a un contenuto c’è un lavoro dettagliato.

Esatto! Ovviamente, tanti contenuti sono frivoli, veloci e spontanei, ma dietro tanti c’è un lavoro che le persone non concepiscono o percepiscono. Per esempio, per alcuni video capita che resti sei ore sull’applicazione di editing. Oltre a questo, c’è ovviamente tutta una parte burocratica e stressante a cui magari non si pensa.

  • Arriviamo all’uscita del tuo libro: come nasce questo progetto?

Questo progetto nasce a luglio del 2023 dalla voglia di creare qualcosa di mio dopo aver letto tanti libri. Da grande lettrice, infatti, capitava sempre più spesso che sentissi l’esigenza di scrivere una storia, non la mia storia ma un romanzo. Così nasce “Abroad”, il mio primo progetto letterario e sicuramente non l’ultimo. Ho appreso che questa attività mi fa stare bene, mi appaga, ed è stata anche terapeutica per me in un periodo molto difficile e buio della mia vita.

  • Di cosa parla “Abroad. Un anno per innamorarsi” e qual è il messaggio chiave?

“Abroad. Un anno per innamorarsi” è un romance che racconta la storia di Alice, una giovane italiana che, dopo la fine burrascosa della sua relazione con il fidanzato di sempre, decide di partire per un anno di studio negli Stati Uniti, cercando un nuovo inizio lontano dall’Italia. In Florida, Alice si immerge nella vita americana tra partite di football, falò sulla spiaggia e giornate di sole. Sebbene non ne voglia più sapere dell’amore, durante questa esperienza, incontra Dylan Moore, il quarterback dagli occhi magnetici nocciola nonché il ragazzo più desiderato della scuola. La loro relazione nasce da un’iniziale diffidenza e tanta tensione, evolvendosi in un intreccio di passione, tormento e dolcezza. Tuttavia, il loro amore dovrà affrontare ostacoli significativi, tra cui la distanza che presto li separerà.

Il messaggio chiave che ho voluto dare con “Abroad” è di seguire i propri sogni e di non lasciarsi frenare da niente e da nessuno. Durante il percorso ci saranno tanti ostacoli e ci saranno anche tanti errori, ma questo fa parte della storia che è la vita, soprattutto durante il periodo adolescenziale di crescita che affronta la protagonista. Spero che da “Abroad” le persone percepiscono leggerezza e amore.

  • Durante gli instore hai potuto incontrare i tuoi tantissimi fans: che effetto ti fa tutto questo affetto?

È davvero meraviglioso vedere concretizzarsi tutto e quindi capire che le persone che mi seguono sono davvero reali. Vederle lì per me, emozionate di incontrarmi, sentirle parlare dei miei personaggi o di come mi hanno conosciuta, mi fa emozionare. Sono estremamente riconoscente per ogni persona che mi supporta e spero con tutto il mio cuore di dare anche solo un terzo dell’affetto che loro danno a me.

  • Hai aiutato molte persone a esternare i propri disagi e hai spesso parlato della tua malattia. Quanto aiuta condividere e dare informazioni su determinate tematiche?

È difficile aprirsi sui social, sicuramente, però, facendolo, ho capito che posso aiutare tante persone. Io, in primis, dopo aver raccontato alcune esperienze che mi sono capitate e avendo ricevuto pareri, ho sentito storie di persone che hanno vissuto più o meno la mia stessa esperienza. Mi sono sentita meno sola ed è questo che spesso le persone mi dicono dopo che racconto qualcosa di tanto intimo. Se anche posso aiutare una sola persona con i miei racconti sono felice.

  • Cosa sogni per il tuo futuro lavorativo e personale?

Sogno una vita serena e leggera, fatta di amore, ambizione e di tanti viaggi.

  • Concludiamo con una delle nostre domande di rito: se la tua vita fosse un film e una canzone quale sarebbe e perché?

Mi avete messo molto in crisi con questa domanda, essendo io una persona molto indecisa e andando un po’ a periodi. Non ci voglio pensare più di tanto altrimenti vado in crisi (risata) e rispondo quindi di getto, pensando anche ad “Abroad” e dico: il film “The Lizzie McGuire Movie” e la canzone “Enchanted” di Taylor Swift.

Alessia Merola

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