Alessia Ramusino: la sensibilità di una cantautrice ambasciatrice del mondo

Alessia Ramusino

Si intitola “Volver” il nuovissimo singolo di Alessia Ramusino, cantautrice di origine genovese, ma che fin da neonata comincia a girare il mondo grazie al lavoro del padre, geologo, trasferito con la famiglia in Iran dove Alessia trascorre parte dell’infanzia.

Alessia continua poi a viaggiare visitando e vivendo in diversi paesi quali Turchia, Grecia, Egitto, Spagna, Inghilterra, Francia, Tunisia, Marocco, ed ancora Stati Uniti, con la musica come assidua  compagna di viaggio. Alessia inizia a comporre all’età di 11 anni e le sue melodie rievocano le immagini, i rumori e i profumi di quelle terre che diventano un mito da rivivere e l’ascolto costante dei più grandi protagonisti della musica internazionale pop e jazz le hanno dato un’importante base di riferimento con la quale confrontarsi.

La peculiarità di Alessia Ramusino, nominata anche ambasciatrice Unicef infatti, è proprio questa: una spiccata sensibilità per tutto quello accade attorno a lei e che poi riversa nelle sue canzoni trasformandole in fonti espressive che trovano la loro sorgente nella capacità di cogliere la profondità anche dei gesti più semplici. Ed ecco che il brano uscito in questi giorni, conferma questa propensione di Alessia a guardarsi intorno, assorbendo quello che anche il silenzio pronuncia:

“Mancava il pubblico, mancava il contatto umano, mancavano le emozioni che si sprigionano quando la platea è piena… i respiri dei presenti, il ritmo dei battiti dei loro cuori… gli applausi”

Con queste parole sentite, Alessia non solo descrive ciò che ha ispirato la scrittura di “Volver”, ma riporta un quadro dell’attuale situazione vissuta dagli artisti e da chi presso di essi trova un modo per esplorare il mondo. Alessia dopo averlo girato in lungo e in largo ha sentito il dovere di raccontarlo, fino a quando qualcosa si è fermato. Si sono fermati live, concerti, concorsi e manifestazioni, ma non la voglia di ricominciare. “Volver, è un brano che esce dalla scia di due anni difficili, a causa della pandemia, per il genere umano intero. Volver significa tornare. Tornare alla vita, tornare ad amare, tornare alla musica. Gli artisti sono stati tra le categorie più colpite e questo brano ne è l’esempio in quanto realizzato tutto in studi di registrazione differenti e distanti tra loro: da grandi professionisti” racconta la cantautrice che con questo brano intende omaggiare la musica, in primis la musica suonata con gli strumenti ed interpretata da grandi musicisti professionisti. Ma VOLVER vuol dire tornare a guardare meglio dentro se stessi, riscoprendo le piccole ma immense gioie della vita, vuol dire anche tornare alle cose vere, genuine, riscoperte stando a casa, come il profumo del pane appena sfornato, la luce dell’alba o del tramonto che si riflette nel sorriso dei nostri cari, ascoltare musica per ore, suonare ascoltandosi, guardare un bel film… insomma ritornare a dare quel valore che la semplicità merita.

Pubblicato l’11 dicembre il brano presenta un testo è in spagnolo – lingua familiare ad Alessia che ha parte della famiglia che vive a Barcellona – ed è  un omaggio a due grandi compositori: Carlos Gardel e Julio de Caro, di cui Alessia ha ricordi di adolescente quando trascorreva le estati  in Spagna. La data scelta per l’uscita ufficiale è quella che celebra la nascita dei  due compositori, l’11 dicembre 1890 per Carlos Gardel nato a Tolosa e l’11 dicembre 1899  per Julio de Caro, nato  a Buenos Aires .

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