“Anche tu lo sai”: il ritorno di Emanuele Picozzi

ANCHE TU LO SAI - Fatto con PosterMyWall

Emanuele Picozzi

Anche tu lo sai è il nuovo singolo di Emanuele Picozzi, cantautore campano che accosta al pop moderno di respiro internazionale, la canzone d’autore italiana e napoletana.  

Il brano, che anticipa l’uscita del nuovo Ep di Emanuele Picozzi, nasce dalla collaborazione fra Emanuele e il produttore di Los Angeles, Bentley Philip James, che ha composto la musica insieme a David Jeffery e Grimmie Christina. Il testo, invece, è stato scritto interamente da Picozzi e racconta di una persona che non c’e più sulla vita terrena ma presente con lui, in forma astratta e, fin dal primo ascolto, anche senza soffermarci sul testo e sul suo significato, percepiamo tutto questo grazie alle suggestioni che Emanuele riesce a creare.

“È il primo brano scritto più di un anno fa quando abbiamo iniziato il percorso verso il nuovo disco. La canzone era parte di un demo arrivato alle mie orecchie quasi per caso e appena l’ho ascoltato ho capito come fosse il primo mattone del mio nuovo progetto. È nata subito una forte intesa con Philip Bentley e i suoi musicisti, tanto che alcune delle canzoni sono il frutto del lavoro fatto insieme in studio e sono state costruite appositamente attorno alla mia vocalità. 

Racconta l’artista reduce da diversi successi radiofonici e ormai da diversi anni attivo nel panorama musicale indipendente. “Anche Tu lo sai” è, tuttavia, qualcosa di veramente diverso dai suoi lavori precedenti: le atmosfere sono sfavillanti e nostalgiche con incursioni in suoni onirici, grazie al contributo delle tastiere capaci di oltrepassare la tonalità dell’artista, portando le note del brano verso picchi di solenne poeticità. La sensazione che si avverte ascoltando “Anche tu lo sai” è quella di un testo profondo, la cui intensità si sprigiona attraverso i suoni rarefatti e le ripercussioni che questi hanno sull’anima che si ritrova a tu per tu con il proprio “io”. La voce di Picozzi, a tratti trattenuta, esalta e quasi contrasta con l’enfasi musicale e l’ascoltatore si ritrova catturato in un rete emozioni rivelatrici, in cui il richiamo all’anima diventa vero e proprio soul d’autore.

Quel cielo diviso a metà cantato da Emanuele diventa metafora di un legame ancora presente, inscrivibile tra le nubi che scostano i confini dei sogni e che poggiano su un orizzonte espandibile come un suono che si propaga all’infinito, soltanto grazie al potere della musica…

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