Anna Magnani, una donna senza tempo. Simbolo di passionalità e autenticità

Ambiziosa, fiera, raffinata, passionale e velatamente triste, Anna Magnani incarna, l’emblema della donna mediterranea, determinata, libera e audace, quella che non si tira indietro dinanzi a niente, nemmeno di fronte ad una ruga di troppo. A 110 anni dalla sua nascita, l’attrice, ancora oggi, è motivo d’orgoglio del genere femminile. Antidiva per antonomasia, è una vera leggenda nel mondo cinematografico italiano. 

Nata a Roma il 7 marzo 1908, Anna Magnani ha fatto della capitale italiana la sua patria ideale, creando una complicità intima, che emerge in ogni sua interpretazione, esportando la sua romanità in tutto il mondo. Cresciuta con la nonna materna, Anna, che non conobbe mai il padre, prese il cognome della madre. Stesso destino successe al figlio Luca nel 1942, avuto dopo una breve relazione con l’attore Massimo Serato, in cui l’attrice fece una lunga battaglia per imporre al figlio il cognome Magnani.

Donna dal carattere forte, Anna Magnani, a quasi 45 anni dalla sua scomparsa, rimane una donna senza tempo, indimenticabile. Amata ed omaggiata in tutto il mondo, è ancora oggi un punto di riferimento per tutte le aspiranti attrici e donne italiane. Il suo sguardo malinconico e magnetico e il suo sorriso luminoso, sono ancora vivi nell’immaginario comune. Dopo la sua morte, tantissime le iniziative per ricordare la grandezza artistica della grande Magnani. Dal tributo del Museum of Modern Art di New York, che nel 2002 le ha dedicato una retrospettiva proiettando 14 film in cui l’attrice fu interprete, ad essere musa ispiratrice di canzoni d’autore, come il brano Anna Magnani, scritto da Carmen Consoli e cantato da Adriano Celentano, o come l’omaggio di Paola Turci in Ma dimme te, canzone che richiama tutta la passionalità dell’attrice romana.

Tra grandi amori e tradimenti, Anna Magnani ha fatto del cinema il suo pane quotidiano e della recitazione la sua fonte d’espressione e d’ispirazione. Interpretazioni passionali ed autentiche, ha dato vita a donne tormentate e combattive, che hanno fatto girare la testa a tutto il mondo hollywoodiano. Diretta dai più grandi registi italiani, da Pasolini a Gassman, raggiunse la fama internazionale nel 1945 quando vinse il suo primo Nastro d’Argento grazie all’interpretazione magistrale in Roma città aperta di Federico Rossellini, con il quale instaurò una relazione sentimentale finita dopo il tradimento del regista con l’attrice Ingrid Bergman. Il 1947, è un anno importante per l’interprete romana: vinse il secondo Nastro d’Argento e il premio per la miglior attrice nella Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per il film di Luigi Zampa, L’Onorevole Angelina. Arriveranno anche un terzo, quarto e quinto Nastro d’Argento.

Ma l’anno simbolo che rese orgogliosi gli italiani e raccontò al mondo chi era la vera Anna Magnani, fu il 1956. Il 21 marzo di quell’anno, l’attrice fu la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar come miglior attrice protagonista per La rosa tatuata, film di Daniel Mann e prodotto dalla star system americana. Per il ruolo di Serafina nella pellicola statunitense, vinse anche un Bafta quale attrice internazionale dell’anno e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico. La curiosità però fu che la Magnani non ritirò direttamente la statuetta durante la cerimonia. Infatti, non presenziò all’evento hollywoodiano e l’Oscar venne consegnato a Marisa Pavan, anche lei candidata come miglior attrice non protagonista per lo stesso film.

Nel corso degli anni, dopo i vari riconoscimenti, ricordiamo anche i due David di Donatello, e la sua fama internazionale, Anna Magnani divenne sempre più selettiva nello scegliere i ruoli da interpretare. Questa sua selettività portò a un rapporto conflittuale con Pier Paolo Pasolini, con il quale era stata diretta nel 1962 in Mamma Roma. La pellicola cinematografica, che ottenne grande successo di pubblico e di critica, fu oggetto di incomprensioni tra l’attrice e il regista. Ma nonostante ciò, la stima reciproca rimase intatta.

L’ultima apparizione cinematografica di Anna Magnani non poteva che essere nella città eterna e fu nel 1972, l’anno prima della sua morte che avvenne nel 1973. Con un piccolo cameo in Roma di Federico Fellini che la volle a tutti i costi nella sua pellicola, si concluse la carriera artistica di quella che per molti, me compresa, rimane la più grande attrice di tutti i tempi.

Isabella Insolia

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3 thoughts on “Anna Magnani, una donna senza tempo. Simbolo di passionalità e autenticità

  1. salve,
    grazie per questo bellissimo articolo, sono queste le donne che si dovrebbero avere come modello e traguardo.
    Comunque, confesso che non conoscevo Anna Magnani… provvederò al più presto e guarderò qualche suo film!

    1. Siamo felici che questo articolo le abbia fatto conoscere un’attrice quale Anna Magnani. Continui a seguirci e la ringraziamo per il suo commento positivo.

    2. Salve Danila,
      Grazie per il suo commento. Sono felice che ha apprezzato l’articolo e che, attraverso le mie parole, ha scoperto una delle più grandi donne che l’Italia abbia mai avuto.

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