Intervista a Enula: “io che da bambina passavo le notti a teorizzare sulla vita”

Enula

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Intervistare Enula non è semplicemente fare un viaggio nella sua musica ma consente di conoscere una “Persona” empatica, di una rara intelligenza emotiva e in  grado di concedersi alle domande senza remore. Capita poche volte che un’artista sia così disponibile da lasciare che le parole diventino un flusso di pensieri e per questo la ringrazio di vero cuore.

“Big Bang” è il nuovo singolo di Enula, prodotto da Michele Canova e rilasciato per Universal Music: il brano coglie l’essenza del vivere nel presente e della natura dei ricordi, attraverso le molteplici sfaccettature del tempo e la percezione soggettiva della sua velocità. Vivere nel presente è cruciale, il tempo, sebbene astratto, è tangibile sulla pelle, suscitando interrogativi sul suo scorrere incessante. La domanda di Enula, incisa nella canzone, riflette il desiderio umano di un paradiso senza dover affrontare la morte, in cui l’opera meravigliosa della vita, con il suo dolore e la sua gioia, si manifesta in una singola, intensa esplosione di esperienza umana. 

  • Buonasera Enula. “Big Bang” è il tuo nuovo singolo: ci racconti come nasce a livello di testo e sonorità?

Nasce in modo molto organico dentro di me. È stato esplorare una domanda che mi sono sempre posta fin da piccola, ovvero la natura della vita e della morte. Ero una bambina curiosa e volevo assolutamente sapere da dove venissi e dove sarei andata, non riuscivo a far sì che rimanessi senza una risposta. Ero una bambina profonda, mi ricordo che passavo le notti a teorizzare sulla vita. Con il tempo mi sono resa conto che sarebbe stato impossibile, ovviamente, trovare una risposta alla mia domanda. Ho capito che era più importante il viaggio che compivo attraverso le mie domande rispetto alla risposta stessa.

È stato un viaggio evolutivo che mi ha portato alla consapevolezza di me stessa e che mi ha accompagnato all’arte. Io sposo tantissimo questo grande mistero e anche questo è Big Bang. È un po’ la mia domanda, la grande domanda: siamo ancora dentro a questa esplosione, dentro a questo Big Bang? Se la risposta è sì, è come se tutti noi fossimo ancora in tempo per costruire e distruggere qualsiasi cosa. La vita di ciascuno di noi è un piccolo Big Bang che ha il potere di creare un intero universo.

Per quanto riguarda il sound, quando ho scritto Big Bang ero a San Benedetto del Tronto a casa di amici, stavo facendo una doccia e ascoltando “Summer on a Solitary Beach” di Franco Battiato. Credo che inconsciamente mi sono lasciata ispirare, anche se sembra assurdo perché Big Bang è tutta un’altra cosa, tuttavia in realtà questo pezzo ha preso forma in uno stile molto etereo e sognante, molto spirituale. La collaborazione con Michele ha trasformato il pezzo da una ballata sognante a un brano dance. Nella prima strofa abbiamo conservato la natura con cui è nato e poi ci siamo lasciati trascinare da questo beat super energico. È come se fosse una ballata sopra una domanda esistenziale dance. 

  • Mi ha molto colpito ciò che hai appena detto riguardo al tuo essere stata una bambina curiosa che si poneva domande sulla vita e sulla morte. Il pensare alla morte in età infantile quanto ha inciso sulla tua esistenza?

È un concetto che a me affascina tantissimo, poi ci sono stati dei momenti in cui anche ho vissuto dei forti dolori, perché quando ti fai così tante domande sembra anche un po’ di impazzire. Ci sono stati dei momenti, da piccola, dove mi sono sentita tremendamente sola a farmi queste domande e senza la certezza che qualcosa ci fosse dopo. Con il tempo ho capito che non è tanto il mio punto d’amore interiore che vuole sapere e che non ha fiducia, non è tanto la parte di me animica che ha bisogno di sapere, ma è la mia mente che vuole estremamente sapere.

Bisogna trovare un equilibrio tra quello che la mente vuole e tra quello che l’anima sa. Le due possono benissimo coesistere se si trova un equilibrio e se si libera la mente dai tantissimi schemi e condizionamenti, noi siamo influenzati dal giorno zero in cui nasciamo. Sapere che cosa siamo davvero è un percorso lunghissimo ma è importante per evitare dei grandi dolori e per fare delle scelte consapevoli. Solo se sappiamo da dove derivano i nostri comportamenti possiamo scegliere consapevolmente chi essere.

  • “Big Bang” racconta anche l’importanza di vivere il tempo presente, di godere di quello che si vive, anche se come spesso capita può sopraggiungere la nostalgia, come anche tu stessa canti. Tu riesci a vivere pienamente questo presente o ti manca qualcosa del passato?

È importante vivere nel presente ma è anche difficile perché siamo in un periodo sociale dove cerchiamo di evadere: è faticosa la realtà, è faticoso il presente. Io capisco quando le persone sentono questo bisogno grandissimo di evadere, il problema è che ci sono dei punti di evasione sociali che non sono sani, ad esempio i social e la televisione. Vivere nel presente è fondamentale perché ci aiuta a ricordare. Poi io sono una persona un po’ nostalgica. Ad esempio, stanotte ho fatto un sogno che mi ha causato tantissima nostalgia, un sogno del passato ed è assurdo perché cerco di stare nel presente e poi invece la mente, il mio inconscio, mi frega.

  • Vivi dei momenti di stasi e attesa?

Sì sì, li vivo, anche se cerco di non vivere nell’attesa di qualcosa. Poi delle volte mi sembra, più che vivere nello stasi, di vivere un po’ come se non fossi io a vivere, come se avessi dei fili e in qualche modo vado a comando. Ci vuole anche un po’ di fatica, io sono molto pigra e quindi a volte lascio che sia la vita a portarmi, però mi accorgo anche che devo un po’ svegliarmi e prendermi ciò che desidero da sola.

  • Parlando di social mi ha colpito la tua risposta a un utente che sotto il video di “Big Bang” su Instagram ti accusava di non essere più la ragazza semplice di Amici: tu gli hai risposto “ora sono complessa”. A tal proposito come vivi il rapporto con i social e cosa pensi di questo pensiero diffuso secondo il cui valore di una donna è dato dai suoi vestiti ovvero da quanto è vestita?

Guarda, innanzitutto, parto dicendoti che io apprezzo tantissimo le critiche costruttive. Quando si tratta di discriminare e ferire l’altro, tuttavia, da una parte ci passo proprio sopra perché capisco che quel tipo di comportamento è legato ad altri dolori e paure che ha l’utente e io essendo molto empatica lo capisco, dall’altra non lo giustifico.

Mi fa molto arrabbiare l’ignoranza e il non farsi domande. Adesso abbiamo la libertà di parola ma questo non significa che bisogna scrivere tutto ciò che si pensa perché questo non è libertà ma solamente la liberazione delle prigioni delle menti. La libertà è anche lasciare l’altro libero di potersi esprimere e di sbagliare. Purtroppo non siamo dei padri e non siamo delle madri, sarebbe bello scrivere come se fossimo la madre o il padre di qualcuno ma non lo siamo, però se tutti avessimo un po’ più di amore questo non accadrebbe. I social sono fiori e sono armi, dipende dall’uso che ne fai. Io non avevo i social prima di fare la cantante e li ho aperti per questo motivo. Se non facessi questo lavoro non li avrei perché non mi interessa avere questo tipo di relazione con le persone ma amo, al contrario, la relazione umana.

  • Enula non sei solo cantante ma anche attrice e so che stai scrivendo un libro. I tuoi tanti interessi sono frutto del bisogno di ricercare pienamente te stessa o sono semplicemente passioni?

Io credo che sia legato alla ricerca. La scelta della musica per me è stata un po’ inconscia perché era la forma d’arte più immediata, un po’ la metto tra le mie preferite. Ho, tuttavia, delle altre passioni: dipingere, scrivere, recitare. Sono terapeutiche: nei momenti in cui vivo delle forti emozioni faccio arte. L’amore e l’innamorarsi sono un po’ come l’arte, infatti la musica è il mio primo amore. 

  • Mi puoi anticipare qualcosa sul libro?

È il viaggio fatto della protagonista (non sono io) in seguito a una verità scoperta della sua vita pratica. Allo stesso tempo è un viaggio alla scoperta di sé che tocca ferite e traumi. È un libro che parla di sincronismi, delle casualità della vita, delle cose che accadono per caso ma che non sono mai causali, parlo della magia dell’esistenza.

  • Ti sento una persona molto spirituale…

Ho un sentire, tutto ciò che ho sperimentato e di cui sono sicura è perché lo sento. Questo è un po’ il mio viaggio spirituale, sono io, ed è completamente in evoluzione ogni giorno, non perché lo spero ma perché lo vedo. È un viaggio nello spirito ma anche nella mente, è l’equilibrio tra le due perché io, tu mi dici, sì sono molto spirituale ma in realtà sono anche molto psicologica, quindi devo equilibrarmi tra entrambe le cose.

Enula
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  • Quando il nuovo album?

Spero prestissimo. Adesso per gli album è un periodo un po’ difficile, però in realtà non vedo l’ora di farlo perché ho tanto da raccontarvi. C’è una grande evoluzione di me musicalmente e con l’album si può vedere questo percorso completamente. Adesso farò uscire un singolo a settembre e poi un altro e mi avvicinerò sempre di più all’album. Non vedo l’ora di arrivare al giorno in cui potrà concretizzarsi questo viaggio.

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Enula Bareggi, in arte Enula, è nata nel 1998 e ha dimostrato fin da bambina un talento eccezionale nel campo della musica. Sin dall’infanzia, infatti, ha coltivato la sua passione per la musica attraverso lo studio della teoria e della pratica musicale, sviluppando una tecnica vocale raffinata e unicità nelle sue liriche.

La svolta nella sua carriera è avvenuta nel 2020, quando ha deciso di presentarsi per un provino nel programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi. Il suo ingresso nel programma è stato un successo immediato, dopo aver vinto una sfida con la sua interpretazione del brano “Auricolari”. Durante il corso del programma, Enula ha continuato a stupire il pubblico con le sue esibizioni, presentando altri due brani di grande impatto: “Con(torta)” e “Da sola (con me)”, entrambi inclusi nel suo album di debutto del 2021 intitolato “Con(torta)”. L’album ha riscosso un notevole successo, totalizzando oltre 30 milioni di stream sulle piattaforme digitali.

Enula ha collaborato con vari artisti di rilievo nel panorama musicale italiano, come Franco126, Dardust, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Katoo, Mr. Rain e Ibisco. Un momento significativo della sua carriera è segnato dalla collaborazione per il brano “Due Rose” dei Tiromancino, che è stato per più di cinque mesi nella top 100 delle classifiche radiofoniche dopo essere entrato in top 10. Nel 2023, Enula è stata scelta come voce protagonista della colonna sonora del film “Addio al nubilato 2“, diretto da Francesco Apolloni. Questa esperienza ha segnato il suo debutto cinematografico, interpretando il ruolo di Sofia accanto ad attori come Laura Chiatti, Chiara Francini, Antonia Liskova e Jun Ichikawa. Il suo singolo “Battito”, uscito il 5 gennaio (2024), ha ricevuto un caloroso apprezzamento dalla critica e dal pubblico.

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