Miart 2023: “Crescendo” si conclude la 27esima edizione

Miart

La protagonista indiscussa della settimana dell’Art Week milanese è la fiera d’arte moderna e contemporanea Miart, giunta alla sua 27esima edizione.

Ha inaugurato, il 13 aprile per la stampa e i professionisti e dal 14 al 16 aprile per tutti i visitatori, aprendo le porte del gate 5 su viale Scarampo con un titolo accattivante, “Crescendo“. Un verbo declinato al gerundio che assume il duplice valore di indicatore numerico e simbolico. Sono, infatti, passati tre anni di stasi e il 2023 assume un ruolo chiave per le aspirazioni che diventano inarrestabili come racconta il direttore Nicola Ricciardi. “Stiamo salendo una scala dove la strada è ancora lunga e non ho intenzione di lasciarla, in particolare dopo che ci siamo lasciati alle spalle questi anni faticosi”. Parole da cui emergono le aspettative ascensionali di questa nuova edizione, accompagnata dai valori di cui la fiera si fa portavoce: qualità, partecipazione e coinvolgimento del pubblico.

Pervasi dai linguaggi della contemporaneità, percorrendo gli stand delle 169 gallerie si possono osservare varie sfaccettature. Nella sezione principale chiamata Established sono ospitate 133 gallerie che espongono opere dei maestri dell’arte contemporanea.

Storiche gallerie internazionali propongono nomi noti del mondo contemporaneo. Ne sono un esempio Jannis Kounnelis e Mario Merz presenti nella milanese Cardi Gallery. Si aggiungono gli elementi della natura tra le foglie surreali e le farfalle che sembrano avvinghiarsi allo stand della Kaufmann Repetto. Alcuni spazi della fiera si fanno più intimi per accogliere il visitatore a osservare nel dettaglio le opere di Vanessa Beecroft, Ettore Spalletti, Joseph Kosuth e Gianmaria Tosatti, negli stand della galleria Lia Rumma.

Galleria Kaufmann Repetto
 Galleria Kaufmann Repetto
Galleria Lia Rumma, opera di Gianmaria Tosatti
Galleria Lia Rumma, opera di Gianmaria Tosatti

Dai nomi noti alle nuove generazioni con le 26 gallerie sezione Emergents. Si presentano una varietà di soggetti dal corpo umano ai confini terrestri tra realtà ed esoterismo. Di forte impatto le tematiche attuali legate all’ambiente e alla diversità che diventano il fulcro di una possibile discussione artistica. Emergono le vie di fuga verso mondi nascosti, magici come nell’installazione di Sang A Han, giovane artista coreana che attraverso l’ibridazione di materiali cattura uno spazio mistico.

Sang A Han,
Sang A Han

Per poi tornare alla tradizione in un tempo in cui il passato si intreccia al presente il visitatore può scegliere un percorso dei 10 progetti Decades. Ci spostiamo cronologicamente dagli anni ’10 del secolo scorso agli anni ’10 del duemila. Una sezione che a mio avviso conclude un percorso complesso per guardare al passato trovando lo spazio-tempo per un possibile futuro.

https://www.miart.it/

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