MIA Fair: si è conclusa la più importante fiera d’arte in Italia dedicata alla fotografia

MIA FAIR

Si è conclusa il 26 marzo la dodicesima edizione della Milano Image art Fair. Anche quest’anno, nella sede storica del Superstudio Maxi, un ricco programma di eventi per una rassegna nata nel 2010 per volere di Fabio e Lorenza Castelli.

MIA Fair è una fiera unica nel suo genere in Italia in cui la fotografia trova una legittimazione nella cultura e nel mercato artistico. Oltre alle storiche collaborazioni, nel 2023 è presente una novità. Per la prima volta l’organizzazione è stata accompagnata dalla Fiera di Parma al fine di attuare un maggior numero di partecipazioni internazionali.

Dai numeri emerge che sul totale dei 100 espositori il 30% arriva da un Paese estero, 16 sono i progetti speciali e oltre 80 le gallerie.

MIA Fair si conferma una fiera trasversale in quanto riunisce molti settori intorno alla fotografia. L’indiscussa protagonista si affianca a una pluralità di linguaggi come design, moda, reportage, editoria e metaverso. Tutti possono usufruire di un’ampia offerta culturale; questo permette al pubblico e ai collezionisti di visionare non solo artisti storici ma anche emergenti che trattano tematiche di gender, innovazione, sostenibilità e consapevolezza.

Lungo il percorso tra i molti stand notiamo il fotografo Davide Bramante a cui è stata affidata l’immagine coordinata della fiera. L’artista con i suoi scatti sviluppa complesse visioni in cui esposizioni multiple diventano città ideali. Tra queste Milano, in cui campeggia l’architettura del Duomo che si mixa a suggestioni multiculturali.

I luoghi, le terre e le città offrono momenti di riflessione su tematiche di risonanza internazionale come ‘L’Iran delle donne’, con opere e talk di artisti italiani emergenti e affermati come Shirin Neshat. Artista e regista pluripremiata ma anche esiliata dalla sua patria. Il racconto di una donna, in un mondo dominato da maschi occidentali.

Emerge una prospettiva transculturale contro i tabù costituiti, la geopolitica come fonte di ispirazione. Argomenti sottolineati anche dalla galleria Podbielski Contemporary con la sua vasta gamma di artisti che seguono le rotte dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Italia, della Germania e i molti nuovi territori. Il mondo non è nulla senza i suoi cittadini con i molti bisogni primari per questo motivo la ricerca dell’oggetto antropologico diventa cruciale per la sezione award dal titolo: ‘Irinox Save the Food’.

Gohar Dashti, Stateless, 2014-2015
Gohar Dashti, Stateless, 2014-2015

Appaiono molti scatti tra questi la foto vincitrice di Malena Mazza. Tra queste la foto premiata: il ritratto di una cena sontuosa, ricca di pietanze e sorrisi in cui la percezione patinata dell’immagine si oppone alle etichette capitaliste dei vari prodotti presenti sulla tavola imbandita.

 

Nella fiera di questo anno emergono non solo i professionisti ma anche i valori di una società improntata a un modello di cooperazione e convivialità. 

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