“Myra sa tutto” di Luigi Ballerini: recensione del romanzo.

Myra sa tutto

Myra sa tutto

di Luigi Ballerini

pagine

296

pubblicazione

maggio 2020

prezzo

15,50 €

età

12+

Myra sa tutto

Dal 21 maggio in libreria il nuovo romanzo di Luigi Ballerini “Myra sa tutto” della casa editrice “il castoro”.

L’opera si rivolge ad un pubblico di adolescenti ma la narrazione coinvolgente e la storia ben strutturata sono in grado di rendere il libro apprezzabile, anche, a un lettore adulto.

Il romanzo racconta un mondo distopico in cui la vita delle persone è in mano a Myra, un’assistente digitale profondamente avanzata in grado di plasmare interamente l’esistenza e il pensiero degli abitanti del pianeta.

I libri e la carta sono scomparsi, i pochi romanzi rimasti sono in digitale e profondamente modificati: ciò che il governo vuole, attraverso Myra, è creare una “massa” di cittadini che seguano le sue direttive, senza porsi alcun tipo di interrogativo.

Ho riscontrato nella lettura molta attinenza al libro di George Orwell 1984. È un caso che uno dei membri della “cellula” si chiami Orwell?

“Il Regime ci vuole ignoranti perché più siamo ignoranti meno spirito critico abbiamo, meno spirito critico abbiamo più diventiamo manipolabili e più diventiamo manipolabili meno è dispendioso per il Regime mantenere il suo potere. La cultura fa paura, i romanzi fanno venire strane idee, fanno pensare.”

Il potere in “Myra sa tutto” viene camuffato dal benessere ma, in realtà, il libero arbitrio è quasi del tutto annullato.

Nel romanzo i protagonisti sono due adolescenti, totalmente differenti nel modo di intendere Myra: Ale non si pone domande e crede nella positività dell’assistente digitale mentre Vera fa parte di un gruppo di “dissidenti” che vogliono ristabilire la libertà d’espressione e di azione.

I due si incontrano durante la Festa dell’Abbinamento che ha lo scopo di “abbinare” ragazzi ancora single, attraverso l’ausilio di Myra. Nonostante le opinioni divergenti, i due iniziano a frequentarsi: ad Ale piace immediatamente Vera mentre lei pensa di farlo per non suscitare “dubbi” negli altri.

In realtà i ragazzi hanno molti interessi in comune, come la musica e il pattinaggio, e la loro compagnia è fonte di piacevolezza.

Nel frattempo, tuttavia, Vera insieme alla sua migliore amica Pam e a Tom continua a frequentare il fronte dei dissidenti, inconsapevole di avere il nemico in casa.

L’autore ci descrive una società del futuro, forse inverosimile, riuscendo a suscitare, nel lettore, la necessaria inquietudine: siamo sicuri di non stare percorrendo nella realtà la stessa direzione? È questo l’aspetto vincente del libro, quello di provocare domande e dubbi.

“Controllo dei cittadini, compravendita dei dati personali, manipolazione delle menti, operazioni occulte di convincimento, shitstorm, piuttosto.”

Pubblicità ingannevoli, controllo facciale, comunicazioni sempre intercettate: tutto ciò rende il mondo di Ballarini un gigantesco “incubo” a occhi aperti.

Vera decide che anche Ale deve essere a conoscenza della realtà e del mondo in cui vive. La cellula vedrà in lui un nuovo membro. Un membro che parteciperà attivamente al piano messo in atto da King, un capo sconosciuto che organizza le loro azioni.

Ma decidere di ribellarsi da un sistema precostituito non è affatto semplice: le insidie, i dubbi e le paura sono “amici” sempre presenti.

I ragazzi riusciranno a diventare “un segnale” o rimarranno una labile speranza?

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