Pacchi non ritirati Amazon in vendita: la truffa sui social

pacchi Amazon

Con l’avvento della tecnologia e grazie alle innovazioni digitali, le abitudini delle persone sono cambiate in poco tempo. Ovviamente, i miglioramenti ottenuti sono evidenti, e oggigiorno è impensabile poter vivere senza l’aiuto delle applicazioni e dei macchinari moderni, sia nell’ambito della produzione aziendale, che nella sfera prettamente individuale. Tuttavia, a così tanti benefici corrispondono altrettanti potenziali pericoli. Infatti, sui server dei siti vengono contenuti i principali dati sensibili di ogni persona, e il rischio di vedere scavalcato il confine della propria privacy è molto concreto, specialmente quando non si presta la giusta attenzione. Capita frequentemente di inserire i dati bancari in luoghi virtuali in cui non si dovrebbe assolutamente, e i furti economici e dell’identità digitale sono all’ordine del giorno. I modi in cui i malintenzionati tentano di effettuare quanto descritto, sono davvero tantissimi.

A chiunque bazzichi nei social media sarà capitato almeno una volta di vedere, anche distrattamente, un’immagine raffigurante una vera e propria montagna di scatole da imballaggio accompagnata da un annuncio inerente alla possibilità di acquistare, a prezzi irrisori, merci non ritirate dai clienti Amazon in stock e domandarsi se si trattasse di un’iniziativa seria o di una delle tante truffe presenti sul web. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare in un primo momento, non si tratta di un’iniziativa dell’azienda in questione, bensì di un elaborato tentativo di frode online. Per saperne di più su questa truffa sui social, segue un approfondimento utile a riguardo.

Pacchi Amazon non reclamati in vendita sui social: si tratta di una truffa attuale

Quando si notano degli annunci relativi ai pacchi Amazon non reclamati e messi in vendita sui social per cifre quasi irrilevanti, bisogna sapere che si tratta di una truffa attuale. Gli hacker riescono in tal modo a rubare sia i soldi che i dati degli utenti ignari, i quali navigando in rete credevano di essere stati fortunati a notare un annuncio del genere. Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica, e il buon nome di Amazon viene soltanto preso in prestito per aggirare le persone.

Alcuni esperti informatici decidono di sfruttare le loro abilità per generare dei siti truffaldini con i quali riescono ad acquisire i dati sensibili, come quelli bancari, degli individui in Internet. I conti correnti vengono di fatto prosciugati, e proprio per questo motivo tale pratica è indicata con il termine inglese “brushing”, che significa letteralmente “spazzare via” il denaro altrui. Come anticipato, gli hacker prima generano dei siti ingannevoli, poi viene scritto un annuncio ad hoc e sponsorizzato su social famosi come Facebook, e infine si invitano i lettori a cliccare un link. Ma cosa accade in seguito?

Cosa accade quando si clicca sul link indicato

Una volta cliccato sul link indicato, gli utenti vengono reindirizzati su un sito truffaldino, che però apparentemente assume le sembianze di Amazon. Successivamente, si viene invitati a partecipare a un sondaggio in cui bisogna scegliere fra tre pacchi misteriosi. Una volta selezionata una di queste scatole ne viene svelato il contenuto, e scatta immediatamente la scadenza per la quale è necessario inserire i propri dati bancari. In tal modo, gli hacker concretizzano il cosiddetto “brushing” ai danni degli utenti in rete, ripulendo il loro conto corrente.

Come rendersi conto che i pacchi Amazon non ritirati e messi in vendita sui social sono una truffa

Ci si può assolutamente rendere conto che i pacchi Amazon non ritirati e messi in vendita sui social sono una truffa. Come? Innanzitutto, si segnala che Amazon non propone delle offerte del genere, e soprattutto non si muove esclusivamente sui social, ma prima agisce sulla sua piattaforma ufficiale. Inoltre, è assolutamente sconsigliato agli utenti di cliccare su qualunque link di dubbia provenienza, specie quando vengono avanzate richieste dettagliate.

Nella fattispecie, non bisogna mai fidarsi di quei messaggi o quegli annunci che richiedono l’inserimento di dati personali e/o bancari. Infine, ci si può fermare un attimo a osservare la grafica del sito, per accorgersi che è una mera copia carbone dell’originale, specie quando si tratta di colossi come Amazon. Occhio anche agli errori grammaticali, all’ordine del giorno sui suddetti siti.

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