Recensione del romanzo “Se i pesci guardassero le stelle” di Luca Ammirati

Se i pesci guardassero le stelle

Autore: Luca Ammirati

Editore: DeA Planeta

Genere: Narrativa

Formato: brossura con alette

Pagine: 336

Data di uscita: 22.01.2019

Non esistono sogni facili. Esiste solo il coraggio di inseguirli.

Samuele ha trent’anni, una gran voglia di essere felice e la fastidiosa sensazione di girare a vuoto, proprio come fa Galileo, l’amico “molto speciale” con il quale si confida ogni giorno. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati. Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo Osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. Proprio lì, la notte di San Lorenzo incontra una misteriosa ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l’illustratrice di libri per bambini. Samuele ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette il più imperdonabile degli errori: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come la trovi una persona di cui conosci soltanto il nome? Non sarà l’ennesimo sogno soltanto sfiorato? In un tempo in cui persino l’amore sembra un lusso che non possiamo permetterci, questo romanzo di Luca Ammirati ci ricorda che per realizzare i nostri desideri è necessaria un’ostinazione che somiglia molto alla follia. E che a volte bisogna desiderare l’impossibile, se vogliamo che l’impossibile accada. «Una storia incantevole, che fa sognare e riempie il cuore!» – Nicolas Barreau

Recensione

“Se i pesci guardassero le stelle” di Luca Ammirati è un romanzo che si rivolge al cuore di ognuno di noi; di chiunque ha un sogno che appare una chimera.

Il protagonista è Samuele, un giovane trent’enne con il sogno di lavorare in un importante studio creativo ma costretto a guadagnarsi da vivere dedicandosi al giornalismo in un quotidiano di città “Sanremo PuntoNews”. Samuele lavora anche in un Osservatorio Astronomico, dove guida i visitatori nel mistero dell’astronomia ed è un’attività che compie soprattutto per suo diletto. Una sera, alla chiusura dell’Osservatorio, sopraggiunge una misteriosa fanciulla, Emma, la quale vivrà con Samuele una notte magica, con, ad accompagnarli, la cornice della città di Sanremo. Samuele è attratto subito da Emma, la quale non gli racconta quasi nulla di sé, se non che è un’illustratrice di libri per bambini. E’ una donna malinconica, affascinante e misteriosa e Samuele, stanco della giornata, dopo alcune ore trascorse con ella, si addormenta, scoprendo il mattino successivo che di Emma non c’è più alcuna traccia. Non si dà per vinto, vuole trovarla ad ogni costo, rasentando anche il ridicolo. Accanto a Samuele i due amici di sempre: Ilenia, eterna romantica, convinta che Samuele avrà il suo riscatto e Iacopo, sciupafemmine, più cinico e realista, che tenta di dissuaderlo dall’ossessione per Emma.

“E se invece i sogni se ne stessero lì, appesi a fili sottili non sarebbe una cosa pazzesca? Ti è mai capitato di immaginarti lassù, al posto di una stella, accanto a tutti gli altri corpi celesti, al di sopra di tutte le cose?”

Il libro è ambientato a Sanremo e la “penna” di Ammirati è in grado di rappresentare la cittadina facendo emergere la sua bellezza e poesia.

I personaggi che attorniano Samuele sono ben delineati: tra questi, anche, il direttore del giornale, Sergio Berti, che molto probabilmente comprende Samuele molto più di ciò che appare e tenta di indirizzarlo verso una via diversa, più “instabile” ma sicuramente in grado di renderlo felice. Un altro curioso personaggio è la signora Verrando, vecchietta di 80 anni, che nutre un profondo amore per il marito defunto e che con i suoi consigli dà lezione di vita non solo al protagonista ma anche a noi lettori. Una donna che ricorda il suo passato (il marito macchinista ma amante della pittura e il loro amore profondo) ma che ha ancora la forza di vivere il suo presente.

L’ossessione per Emma è sicuramente esagerata ma, tuttavia, credo, che tale esagerazione sia voluta dall’autore per rappresentare il mondo “convulso” in cui vive il protagonista. Un mondo interiore dentro cui la paura, l’ansia e la speranza si materializzano in Emma, facendola divenire simulacro dell’animo di Samuele.

“Che colpa ne ho se sono disordinato e notturno, se sono dotato di un animo poetico e osservo il cielo per lavoro e passione, anziché tenere i piedi piantati per terra?”

I dialoghi a cuore aperto con il pesce rosso Leo (Galileo) diventano momenti di riflessione anche per il lettore, il quale può ritrovarsi nei pensieri più reconditi di Samuele.

“Io ho passato tutta la vita a fare del mio meglio, senza dare fastidio a nessuno. Con il mio bagaglio di errori e cose lasciate a metà. Appeso a gesti non compiuti e a parole non dette. Con la voglia matta di sognare un altro po’.”

 

Libro fornito da DeA Planeta

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