Alla scoperta dell’isola di Creta: i luoghi da visitare

Creta

Il mio viaggio è iniziato, come da manuale, nella parte occidentale di Creta, a Chania.

Il primo impatto con la cittadina di La Canea o la Chania, come la chiamano gli autoctoni, non è stato entusiasmante. Dall’alloggio centrale, nel cuore pulsante della musica rumorosa, è stato chiaro che neppure il sacrifico della testa di Ifigenia avrebbe placato la bulimica necessità della generazione Z di “violentarsi” le orecchie fino a notte fonda.

La Canea, continuerò a chiamarla così in memoria della Quarta Crociata del 1204, quando i veneziani la posero sotto la loro sfera di influenza, è indicata nella maggior parte dei blog come punto di partenza per le spiagge più belle e note di Creta.

Balos, la laguna, si raggiunge tramite un sentiero scosceso da percorrere a passo d’uomo fino al parcheggio delle auto che nella tarda mattinata si infittisce di centinaia di veicoli a noleggio. L’impervia passeggiata pedestre dell’andata non è nulla in confronto a quella del ritorno. La vista dall’alto è paradisiaca – per quello che si considera paradiso che nessuno dei vivi ha ancora mai visto – le sfumature di azzurro e blu si mescolano armonicamente.

Balos - Creta
Balos

Sulla spiaggia affollata di agosto vi è un chioschetto attrezzato per rifocillarsi dalla scalata o semplicemente per recuperare le calorie perse nel trasbordo. Capita di ritrovarsi in compagnia di simpatiche e ingorde caprette alla ricerca di ghiottonerie.

Creta

A Creta le distanze non sono da sottovalutare: la media oraria di percorrenza quotidiana è almeno di due ore.

Torniamo a La Canea. L’effetto traumatico dei bazar plastici lungo le vie centrali si ammorbidisce con il passare dei giorni, la città vecchia si snoda tra vicoli e portoni colorati. Si scovano negozi di artigianato locale e il porto. Quest’ultimo osservato seduti ai tavolini davanti a un golosissimo baklava acquisisce un’aria romantica.

Sulle spiagge di Elafonissi e Falassarna non mi soffermerò essendo esse tra le più battute, tuttavia segnalo che sui percorsi rurali che conducono alle famosissime spiagge si abbarbicano monasteri e luoghi di culto dal fascino antico.

Non solo mare.

Ai puristi della vacanza in spiaggia sconsiglio di imbarcarsi alla volta di Creta. L’entroterra – per la mia personale e fantasiosa idea di paradiso – è entusiasmante. Abbandonando consigli e letture del tutto soggettive, lasciandosi ispirare, ci si ritrova immersi in scorci naturalistici inaspettati. La Gola di Imbros angusta e impervia non ha nulla da invidiare alla più nota Gola di Samaria.

Gola di Imbros - Creta
Gola di Imbros

Se vai su un’isola per dieci giorni tutti si aspettano di vederti continuamente a bagnomaria.

Non volendo deludere nessuno, al terzo giorno, resuscitati dalla scarpinata, inizia la ricerca spasmodica di calette desolate. Kedrodasos Beach si avvicina all’idea di natura alla stato originale. Nessuna struttura ricettiva, solo sole, arbusti verdi, certamente mare cristallino e vento.

Si saluta La Canea alla volta di Rethymno lungo la costa settentrionale dell’isola. Terza città più grande di Creta si snoda dentro il perimetro delle mura fortificate con una storia di conquiste di ben 4.500 anni.

Si, l’impronta dei conquistatori greci, romani, bizantini e ottomani alternatisi al potere è evidente ma, se appoggiate un attimo il manuale di storia antica, vi ritroverete in un profumatissimo laboratorio di pasticceria artigianale Yiorgos Hatziparaskos dove, uno degli ultimi maestri di pasta fillo vi inviterà ad assistere alla nascita dei baklava e kataifi.

In linea generale consiglio di abbandonare i noti strumenti di ricerca locali per il sostentamento ma di affidarsi alla guida. La mia era una loney planet – riscontrando in essa intatte le papille gustative delle guide turistiche.

La cortesia dei cretesi ha reso estremamente piacevole il soggiorno nella provincia di Lassathi, ad Agios Nikolaos.

L’incantevole Kolokitha sulla Penisola di Spinalonga merita il rischio, non del tutto remoto, di forare un pneumatico sulla strada rocciosa ma, se riuscite a scampare il pericolo e vi piace l’avventura, la Gola di Kritsa vi sorprenderà con un tortuoso percorso con annessa mini arrampicata. Concedetevi, poi, una pausa dissetante in uno dei chioschetti antistanti la chiesa di Panagia Kera.

Non potevo totalmente esimermi dal visitare i luoghi noti e fortemente turistici ma nel caso del Palazzo di Cnosso ne è valsa senza dubbio la pena.

Se passate per Heraklion cercate per quanto possibile di dimenticarla velocemente. Piuttosto perdetevi nei vicoletti del villaggio di Archanes dove, come in tutti i luoghi di Creta, vi lasceranno a fine pasto uno speciale ringraziamento, sia esso un dolce o un distillato, non siate timidi.

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