“Il diavolo dentro” di Roberto Ottonelli: una storia ispirata alle Bestie di Satana

Titolo: Il diavolo dentro

Autore: Roberto Ottonelli

Un salto all’inferno, fin nelle sue viscere, al ritmo veloce e assordante del metallo pesante. Vi sentirete smarriti, ma non potrete fare a meno di arrivare fino all’uscita… sempre che esista. Una storia molto più vera di quanto possa sembrare.

Manuela e Andrea si conoscono in un istituto per minori in un incontro che sembra superficiale e tipico di quell’età. La vicenda umana dei due ragazzini, che nel frattempo percorrono strade differenti, si intreccia con quella di tanti personaggi che conducono Manuela verso l’abisso morale e materiale, incapace di qualsiasi reazione, fino a convincersi di non poter meritare nulla di meglio. Entra a far parte di un gruppo dedito a rituali di ispirazione satanica, che sembra implicato in una serie di nefandezze orribili, da cui non riesce a liberarsi. Il male penetra in profondità nelle anime. Manuela è un essere disilluso e senza speranza, ma, proprio quando tutto sembra perduto, trova, inaspettata, una luce.

Roberto Ottonelli nasce a Milano nel 1978. Completati gli studi di ragioniere programmatore, lavora come network engineer presso un’azienda di telecomunicazioni. Concluso il servizio civile presso la Lega Tumori di Milano si è reso conto dell’importanza di aiutare persone in difficoltà e da allora si è dedicato a diverse forme di volontariato con minori. Questo è il suo primo romanzo.

Recensione

La storia viene definita dall’autore liberamente tratta dalla vicenda delle Bestie di Satana ma tuttavia, al suo interno, è possibile riscontrare la sua quasi totale similarità che rendono il romanzo più un reportage che una storia inventata.

Si riscontra, leggendolo, il punto di vista di Ottonelli che dedica questo libro al capo della setta delle Bestie di Satana, Paolo Ozzy Leoni, che da sempre si professa innocente e a cui l’autore crede. Questo aspetto potrebbe condurre allo sgomento nel lettore, soprattutto se si crede alla versione giuridica della vicenda e quindi alla colpevolezza di Leoni.

Nel romanzo si raccontano le storie personali degli adepti della setta satanica, storie di perdizione, di droga, di padri e madri sbagliati e di vite al limite. Storie che tuttavia sembrano essere per quanto simili anche distanti tra loro e tra queste spicca la storia di Manuela, vera protagonista del romanzo. Manuela che fragile e senza la sua vera famiglia accanto si perde, cade nella droga, nel dominio da parte di un uomo e nella setta. Manuela non crede realmente a ciò che vede e a ciò che fa ma il suo bisogno di essere soggiogata la rendono partecipe anche se non veramente consenziente. Pietro, capo della setta, oscilla tra il bisogno di potere e la sua anima che sembrano collidere e non trovare un accordo. Tra questi personaggi vi è la figura di Andrea, non appartenente alla setta e conducente una vita apparentemente normale, ma attratto, fin da bambino, da Manuela. I due nel corso del romanzo si incontreranno poche volte, poche volte fondamentali a far giungere all’epilogo della vicenda.

Il romanzo è interessante e consente di conoscere una parte di storia italiana terrificante e mai realmente sopita.

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