Il giorno libero: un viaggio a Valencia

Una città nella città: alla scoperta della Ciutat de Les Arts I Ciencies di Valencia.

Valencia, Spagna. Il day-off, il sabato, il weekend. Che sia quando sia, ognuno di noi almeno una volta a settimana, o per lo meno di certo una volta nella vita, ha diritto al tanto amato e desiderato giorno libero.

Il mio, in questo caso, ha un nome e un numero: Valencia, 30201. Il primo è la città che ho visitato, il secondo è il numero di passi che ho fatto. È durante queste ventiquattro ore che dovremmo essere capaci – circostanze e karma permettendo – di liberarci da tutto o pensare a niente o, almeno, alla metà del niente: alla dieta, ai bicchieri di troppo, a lei che non risponde, a lui che visualizza – “sta scrivendo…” – non risponde e via discorrendo e insultando.

Ritagliare del tempo per noi stessi, frase che vacilla tra il pieno zen e il luogo comune ma che rimane sempre e comunque una verità che non trova oppositori.

Cosa ho scelto? Ho scelto di camminare. Numero e mezzi presi pari a due: un passaggio di BlaBlaCar e un treno.

Valencia. La mia piccola avventura inizia alle 8 di mattina di domenica quando Cristian, un ragazzo valenciano di 34 anni, dopo un’ora di macchina e mille consigli utilissimi mi lascia nel centro storico, davanti alla stazione. Partendo dal presupposto che, per me, la stazione dei treni dice molto (se non tutto) di una città. La Estaciòn Norte racchiude sicuramente l’anima valenciana: tradizionalista ma con lo sguardo proiettato verso il futuro, caliente e pacata, da perfetta città di mare.

La giornata è splendida quindi approfitto del sole e dell’arietta (quella che smuove il ciuffo ma non impegna) per arrivare in una mezz’ora a piedi alla Ciutat de Les Arts I Ciencies. Complesso architettonico firmato da un featuring tra Santiago Calatrava e Felix Candela al pari di quello tra David Bowie e Freddie Mercury in “Under Pressure”, questa “città nella città” è organica e mediterranea: una caprese con la mozzarella di bufala (sì quella che fa la gocciolina) e i pomodori migliori. Il Nirvana! Cemento, acqua, riflessi: ecco il composto di cui sono fatti tutti gli edifici.

Palau de Les Arts Reina Sofia, dedicato al teatro e alle arti sceniche e l’Hemisferic, cupola di planetario destinata alla proiezione di pellicole scientifiche e l’Umbracle, uno tra i parcheggi più belli (probabilmente in tutto il globo) segnano l’ingresso in questo piccolo mondo. Tre piani interattivi e di puro esperimento, il Museo delle Scienze Principe Felipe: questo posto vive. Consigliabile partire dal terzo piano per conoscere dalla formazione delle cellule alle scoperte dell’uomo e vivere questa esperienza da veri protagonisti. Qui, volenti o no, sarete sottoposti ad un check up completo di misurazione della pressione, della vista, battito cardiaco sotto sforzo: lasciate ogni speranza ‘o voi ch’entrate.

Tropici, Mediterraneo, Artico sono solo tre delle aree in cui è diviso l’Oceanografic. Meta gettonatissima per domeniche alternative o piccole gite fuoriporta, è la struttura più vasta di tutta la Ciutat. È sempre difficile parlare di queste cose, è tutto molto soggettivo e non voglio entrare in meriti e demeriti della questione: animali “in gabbia”, salvaguardia di specie in via d’estinzione, cattività; non è uno zoo ma un ambito di studi e ricerca: tutto molto interessante ma, per quanto possa essere poco piacevole a volte pensarli lontani dalla loro casa, bisogna ammettere che è veramente uno spettacolo nonché una grande occasione poter osservare da vicino delle meraviglie della natura (e due pinguini sbaciucchiarsi la sottoscritta).

Architettura incredibile, atmosfera frizzate e quel profumino di frittura di pesce che in un parco oceanografico ha effettivamente il suo perché. Luogo di ritrovo, tappa obbligata o escursione con la scuola: l’Oceanografic mette tutti di buon umore e non esagero se dico che ogni persona all’uscita sorride, ma per davvero! È un posto felice!

Per maggiori informazioni visitare il sito: http://www.cac.es/es/home.html

Mi piace ricordare:

BlaBlaCar – https://www.blablacar.it

Trasporti ferroviari spagnoli Renfe  – http://www.renfe.com

Camilla Castellani

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