Intervista ad Alessandra Cedri, vincitrice della finale regionale del Lazio MArteLive, sezione “Moda”

Alessandra Cedri

Alessandra Cedri

Vincitrice della sezione “Moda” della finale regionale Lazio MArteLive, Alessandra Cedri nasce nel 1985 a Milano per poi trasferirsi a Roma cinque anni fa. Attualmente frequenta la Scuola d’Arte e Mestieri di Roma, corso di Moda Stile e Modellistica.

Alessandra Cedri, prima di intraprendere la strada dell’artigianato, ha lavorato nella cooperazione sociale, terzo settore, associazionismo, cammino che non ha abbandonato, dove ha sviluppato e approfondito il forte interesse per le tematiche politiche, sociali e ambientali, che riporta oggi nelle sue creazioni artigianali.

Alessandra Cedri
Alessandra Cedri
  • Buongiorno Alessandra, grazie per l’intervista. Sei stata la vincitrice del concorso regionale Lazio MarteLive nella sezione “Moda”. A distanza di alcuni mesi quali sensazioni porti con te?

Buongiorno e grazie a voi! Sono molto felice di questa intervista! È molto interessante, in effetti, rispondere dopo qualche mese, quando l’emozione del premio non è più così fresca! Devo dire che a tutt’oggi conservo una parte di quell’emozione, che si unisce a una bella energia e voglia di insistere con il mio progetto!

  • “Lalepap – Handmade & Recycled” è il nome del brand. Iniziamo dalla denominazione: come mai questa scelta?

Se potessi rispondere a voce, mi sentireste canticchiare “Lalepap, Lalepap oh Lale Lale Lale Lalepap”: è iniziato così! Mi chiamano Lale da sempre e una sera di tanti anni fa un vecchio amico me la canticchiò e da lì…
Poi Handmade va da sé: tutto rigorosamente creato dalle mie mani. Recycled oggi lo modificherei con Upcycled, ma questo è un concept più recente che quando iniziato a creare ancora non esisteva!

  • Ogni accessorio è fatto a mano ed è frutto di un sapiente e lungo lavoro. Come nascono le tue creazioni?

Le mie creazioni nascono innanzitutto da bisogni o desideri, miei o di persone che mi circondano. Perciò tutto nasce da spunti, da “mi piacerebbe” e poi inizia il processo creativo, che, come dici tu, è lungo ma molto divertente. Spesso, come credo capiti a molte persone creative, l’idea – più o meno geniale – arriva nei momenti meno opportuni, come ad esempio nel cuore della notte. E allora ci si alza, si disegna, si progetta, insomma è un lavoro a tempo più che pieno!

Le mie creazioni nascono innanzitutto da bisogni o desideri, miei o di persone che mi circondano.
Le mie creazioni nascono innanzitutto da bisogni o desideri, miei o di persone che mi circondano. (Alessandra Cedri)
  • Sulla pagina Facebook del brand c’è scritto “la mano che li crea è mano antifascista, antirazzista e antisessista”. Quanto l’arte in ogni sua forma può e deve influenzare la società?

A mio parere è fondamentale che l’arte influenzi la società, se vuole essere un’arte che abbia un impatto reale. L’arte è per me una traduzione creativa di un bisogno espressivo, è poter esprimere uno o più concetti attraverso un linguaggio diverso da quello verbale. Nel mio caso sono sempre stata legata a forme di espressione tradizionali, verbali: riuscire a tradurre i miei pensieri e le mie idee in forma creativa è una bella sfida, spesso accompagnata da grandi soddisfazioni.

è fondamentale che l’arte influenzi la società, se vuole essere un’arte che abbia un impatto reale.
È fondamentale che l’arte influenzi la società se vuole essere un’arte che abbia un impatto reale. (Alessandra Cedri)
  • Lalepap è anche riciclo creativo, possibilità di ridare vita a una stoffa o un materiale. Utilizzare qualcosa di già esistente influenza in qualche modo l’atto dell’artista?

Sicuramente dietro all’uso di oggetti e materiali già esistenti c’è la necessità di mettere in atto un processo di decostruzione di ciò che esiste, un processo di rivoluzione dei canoni e delle regole esistenti. In questo senso sì, l’atto artistico è influenzato da un doppio processo – di chiusura con l’esistente prima e di apertura al futuro poi – che rappresenta una sorta di catarsi di cui io ho artisticamente sempre estremo bisogno!

l’atto artistico è influenzato da un doppio processo - di chiusura con l’esistente prima e di apertura al futuro poi - che rappresenta una sorta di catarsi di cui io ho artisticamente sempre estremo bisogno!
L’atto artistico è influenzato da un doppio processo – di chiusura con l’esistente prima e di apertura al futuro poi – che rappresenta una sorta di catarsi di cui io ho artisticamente sempre estremo bisogno! (Alessandra Cedri)
  • Non solo moda, ma anche riciclo creativo e riutilizzo. Si riscontra una forte attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. I piccoli passi possono cambiare il mondo?

Ambiente e sostenibilità sono due pilastri delle mie creazioni perché credo che l’impegno di ciascuna persona possa fare la differenza. Prendersi cura di ciò che ci circonda dovrebbe essere un atto quotidiano e si può davvero partire dalle piccole cose. Purtroppo è noto anche che siamo arrivati ad un punto in cui alcuni cambiamenti debbano essere motivati e operati a livello globale e che quindi non bastino più solo i piccoli passi, ma “ogni tempesta inizia con una singola goccia”.

  • Alessandra sicuramente le tue creazioni assomigliano alla persona che sei. Hai, infatti, lavorato nella cooperazione sociale, nel terzo settore e nell’associazionismo. Cosa ti ha spinto dopo queste esperienze a indirizzare la tua vita verso la moda?

La cooperazione sociale è un mondo che non ho completamente abbandonato, fa parte di me da sempre e trovo che sia uno strumento per portare avanti le mie idee in maniera tradizionale. Con la moda e con le mie creazioni mi sono solo voluta dare una forma espressiva diversa, forse più divertente, sicuramente più creativa. Insomma, i due mondi convivono abbastanza serenamente in me e sicuramente si completano: con l’impegno nel sociale sono in continuo apprendimento, con le mie creazioni do voce alle mie idee.

  • Progetti futuri?

Come accennavo all’inizio, c’è grande voglia di insistere con questo progetto creativo. L’immediato futuro è proprio la Biennale MArteLive nella quale porterò – accanto ai miei accessori upcycled che  mi hanno accompagnata all’esperienza di dicembre – una capsule collection di abbigliamento, inedita e creata nel mio anno alla Scuola d’Arti e Mestieri. Non voglio anticipare nulla, ma naturalmente il concept alla base è sempre l’Upcycle: una collezione che irrompe nella tradizione e la sconvolge, irriverente e divertente…pronta a sconvolgere tutti i canoni!

https://www.facebook.com/LALEPAProdz

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