Intervista a Mauro Gambardella della rock band “Gambardellas”

Ho avuto il piacere di intervistare il fondatore della band rock “Gambardellas”, nata nel 2012 grazie a Mauro Gambardella (batteria, voce) in veste di one-man-band.

Attualmente quella che era la formazione live è divenuta la line – up definitiva, con l’ingresso di Glenda Frassi (chitarra-cori) e Grethel Frassi (synth-cori).

Ad aprile hanno pubblicato il singolo “Won’t Give Up”, che anticipa l’uscita del nuovo album.

  • Ciao Mauro. Raccontami un po’ di voi, chi siete e che musica suonate.

Ciao! I Gambardellas sono una band nata nel 2013. Inizialmente eravamo un “one man project”: io avevo diversi brani a cui volevo dare vita e ho lavorato nel mio home studio con il co-produttore Fabio Dalè. Da quel lavoro è nato “Sloppy Sounds” (BigWave Records/ Audioglobe), il primo album dei Gambardellas. Quando poi si è reso necessario avere una band in carne ed ossa per poter portare dal vivo i brani del disco le prime persone che ho contattato sono state Glenda (chitarra) e Grethel (synth) Frassi: sono due musiciste fenomenali e due persone con cui ho sempre condiviso molto nella vita.

Da allora i Gambardellas sono diventati una band vera e propria; componiamo in tre, prendiamo decisioni insieme e spingiamo il più possibile la nostra musica. Dal 2014 ad oggi abbiamo fatto uscire un ep, “Ashes” (BigWave Records), suonato per più di 100 date in Italia e in Europa, aperto per band davvero grandi (tra gli altri Ministri, Linea77, Juliette Lewis), firmato un contratto di management e booking con Bagana Agency e ad aprile 2017 abbiamo fatto uscire il nostro nuovo singolo “Won’t give up” … direi che non ci si può proprio lamentare del percorso fatto fino ad ora!

È sempre difficile descrivere il proprio sound: diciamo che possiamo essere inseriti nel contesto dell’alternative rock. Se dovessi nominarti le band o artisti che ci hanno più affascinato negli ultimi anni ti direi: Queens of the stone age, St. Vincent, Royal Blood, Alt J e Jack White.

  •  Avete partecipato al prestigioso Woodstock Poland Festival, come è stato vivere quell’esperienza?

Sebbene non possiamo lamentarci delle nostre esperienze live in Italia devo ammettere che aver la possibilità di suonare all’estero è sempre un’esperienza incredibile: ti pone di fronte ad un pubblico diverso, spesso più aperto al nostro genere musicale, ti fa crescere come band e poi poter girovagare per l’Europa con la propria band è sempre un sogno che si realizza.

Nel caso specifico del Woodstock Poland il tutto è nato dalla partecipazione, senza troppe aspettative, al contest del festival: sapevamo che la concorrenza era tanta, non ci speravamo molto ma ci abbiamo creduto lo stesso e alla fine ci hanno selezionato.

Cosa posso dirti: è stato tutto magnifico! Il giorno in cui abbiamo suonato erano presenti al festival 500.000 persone, in cartellone c’erano band del calibro di Hatebreed, Volbeat e Skid row, il trattamento è stato a cinque stelle: ci hanno fatto sentire davvero importanti nonostante fossimo la più piccola band presente e la gente ha reagito in modo incredibile: sono andati davvero fuori di testa durante il nostro set. Sarà un’esperienza che ricorderemo davvero per sempre… e che non vediamo l’ora di ripetere.

  • Il singolo “Won’t Give Up”, uscito ad aprile, cosa vuole comunicare?

“Won’t give Up” è il nostro nuovo inizio. Abbiamo passato molto tempo in studio di registrazione per creare un nuovo album. È stato un lavoro davvero certosino ed impegnativo: non volevamo ripeterci e accontentarci di soluzioni troppo scontate al nostro orecchio. Abbiamo buttato via tanto materiale e creato tutto da zero, utilizzando molto il computer per ricostruire strutture e layout sonori. “Won’t give up” è stato uno dei primi pezzi a prendere vita da questo nuovo lavoro e ha un po’ dettato la rotta dell’album che abbiamo poi registrato.

“Won’t give up” è una presa di posizione, un pugno nello stomaco, una canzone che riunisce tutto quello che amiamo e in cui crediamo in meno di tre minuti.

  • Quali sono i vostri prossimi progetti?

Al momento siamo focalizzati sull’apertura ai Ritmo Tribale che faremo il prossimo 14 settembre al Circolo Magnolia di Milano. Sarà un evento storico: la reunion di una band seminale per il rock in Italia, non vediamo l’ora di prendere parte a tutto questo.

Per quanto riguarda i prossimi mesi invece stiamo lavorando per l’uscita del nuovo album: non abbiamo ancora una data fissata ma dovrebbe essere entro la fine del 2017. All’uscita seguirà poi un tour in Italia e in Europa: è tempo di far ripartire la macchina Gambardellas.

http://www.gambardellas.eu/

https://www.facebook.com/Gambardellas/

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