Intervista a Michela Andreozzi: “PRESTAZIONI STRAORDINARIE”, il suo nuovo spettacolo in scena allo Spazio Diamante!

Ho avuto il piacere di intervistare Michela Andreozzi in occasione della messa in scena presso lo Spazio Diamante dello spettacolo “PRESTAZIONI STRAORDINARIE” scritto da lei.
La commedia verrà rappresentata dal 23 al 25 febbraio; uno spettacolo che “grazie all’ironia della scrittura di Michela Andreozzi regala allo spettatore un decalogo naturale per sondare la convivenza amorosa tra un attore famoso per le sue misure che ha deciso di smettere e un’attrice impegnata che non trova una parte.”
- Buongiorno Michela. Innanzitutto, ti ringrazio per questa intervista. Va in scena allo Spazio Diamante “PRESTAZIONI STRAORDINARIE”, un’opera scritta da te. Il testo è alquanto singolare: cosa ti ha spinto alla sua stesura?
Una riflessione su un tema tanto caldo come la sessualità. Fabrizio Sabatucci, che ho diretto in “Nove lune e mezza” stava sviluppando l’idea di parlare di sesso dal punto di vista di un uomo di oggi, di quella generazione a cavallo tra il Tempo delle Mele e internet. Una generazione nata prima dell’era digitale, con una poetica del sesso e dell’amore legata a un passato recente ma completamente superato.
- Alla regia c’è Massimiliano Vado, tuo marito nella vita. È un’esperienza differente avere la possibilità di lavorare con il proprio compagno?
È molto stimolante. Massimiliano è uno dei migliori registi della sua generazione, affronta classici, sperimentazione, commedie musicali e comico con lo stesso piglio e la stessa serietà, senza giudicare ma andando a fondo sulle cose. Lavorare con lui significa avere un regista che ti fa domande, che ti dice la verità e che soprattutto, ti aiuta a “leggere” quello che hai scritto. E a volte anche oltre.
- Per scrivere “PRESTAZIONI STRAORDINARIE” ti sei ispirata ad un episodio reale oppure è solo frutto di fantasia?
Ho conosciuto negli anni alcuni attori porno, alcuni hanno una vita interiore molto forte e una grande capacità introspettiva, ma il resto è fantasia. Io parto sempre dalla domanda: “e se?…” E così ho accoppiato un attore hard a una attrice super impegnata ma in crisi… di quelle sono circondata. Io stessa sono stata in crisi, anche se non esattamente “impegnata” nel più classico dei significati.
- Il sesso è sempre stato un elemento fondamentale nella società. Riscontri un cambiamento radicale rispetto a come era vissuto nel passato?
Ovviamente. Questo spettacolo è proprio frutto di quella riflessione. Se non siamo riusciti ad avere risposte, e forse neppure le abbiamo cercate, certamente abbiamo tirato fuori un sacco di domande. C’è di vero che la sessualità non andrebbe giudicata, ma siamo lontani da questo traguardo: è sempre, e insieme, desiderio e negazione.
- Colpisce molto il tuo essere poliedrica: infatti scrivi, dirigi, reciti e conduci programmi. Hai una preferenza tra le tante attività che svolgi?
È come chiedermi se voglio più bene a mamma o a papà 🙂
Diciamo che mi piace misurarmi su più fronti: è una cosa che nel resto del mondo gli artisti fanno continuamente: è molto comune recitare, dirigere, scrivere, spesso suonare e cantare, a seconda dei progetti, è strano che qui colpisca tanto.
- Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Sto scrivendo un secondo lungometraggio e uno spettacolo teatrale per il prossimo anno.
Immagine: Copyright holder Michela Andreozzi