“Unstoppable Soul” di Claudio Proietti: la serenità dell’amore, al di là della materialità.

Unstoppable Soul

“Unstoppable Soul”, cortometraggio scritto e diretto da Claudio Proietti, è un’opera che riesce, in soli 7 minuti, a raccontare la complessità/facilità di una relazione umana, quella tra padre e figlia, plasmando la stessa di un’aura di serenità. Quest’ultimo è un sostantivo che poche volte si utilizza per raccontare la genesi di un prodotto audio – visivo ma in questo corto trova il suo compimento.

La serenità, sensazione che lo spettatore percepisce fin dai primi frame, riesce a raccontare l’amore che si tramuta in conforto, al di là del tempo e dello spazio.

Duccio Camerini interpreta il padre della protagonista, Valeria Zazzaretta: è un uomo che svolgendo la sua professione ha perduto la “materialità” ma non la presenza. La donna lo percepisce e il cortometraggio rende evidente come il genitore sia fondamentale per superare le difficoltà della vita: la nascita di un bambino, la solitudine e il malessere.

Padre e figlia si confrontano e si confortano e nel conforto nasce la speranza e la sopravvivenza. Come Rocky, film che i due guardavano in un tempo ormai trascorso, non voleva andare al tappeto e accettare la sconfitta così l’uomo e la donna, unendo le forze, sopravvivono ai giorni difficili. Il padre dà quell’appiglio che solo il vero amore ha insito in sé e che può provocare il cambiamento.

La fotografia desaturata, la musica che si insinua tra le parole e i gesti e la regia di Claudio Proietti, grazie all’interpretazione lieve dei due attori, regalano allo spettatore la visione dell’incontro che può manifestarsi anche solo nel sogno.

Produttori esecutivi del progetto: Gaia Capurso, Massimo Ferrari.

Fotografia: Fabio Lanciotti.

Montaggio: Gustavo Alfano.

Musiche: Flipper Edizioni Musicali.

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