Versi pasquali di David Taglieri

Convivialità

La convivialità di Pasqua irruppe nel castello di Socrate: aveva invitato dolci fanciulle, scienziati, uomini a tutto tondo per condividere un momento di festa sulla terrazza nel cuore di Roma. Beatrice era arrivata e nella sua borsetta nascondeva pergamene per dilettarsi nei giochi organizzati dall’eterno addetto alle pubbliche relazioni Platone. Aristotele scorrazzava con la sua Audi 75, una vettura trascinata da cavalli alati, che evitavano il traffico ed assecondavano le curve del motore e del cuore; era felice perchè quella sera magica e stellata avrebbe reincontrato Simone, spendida ninfa alata, mai reticente di fronte alle celebrazioni ed al gusto brillantino dello champagne. Anche Hannah sarebbe giunta in elicottero, non sontuoso e cafone, ma semplice ed alimentato dal necessario alito del pensiero. Dante aveva definitivamente abbandondato il ricordo di Elsa ed ora, con caparbietà e con orgoglio riacquisito, scevro da passioni e romanticherie esagerate, aveva incominciato a frequentare Jana, poetessa svedese, attenta all’analisi della sostanza ed alla forma sinuosa di un verso.

Oriana, di ritorno da Siena, berciò contro un taxi che l’aveva lasciata sola e sperduta in una incomprensibile ed anonima Piazza Vittorio Emanuele, nel centro di Roma. Doveva sbrigarsi per non sfigurare di fronte alle altre, lei bellina, ma tanto presa dalla scrittura da non addobbarsi mai da femmina… be quella sera avrebbe rivisto Al, e non poteva trascurarsi. Una stanza era pronta per i grandi preparativi e lei ci avrebbe trascorso come minimo un’ora.

E anche se il tempo era spiazzato dallo spazio ancora una volta le lancette si fermarono là, dove il sole si affaccia sul Tevere, nelle prime ore del giorno e dove la Luna si spoglia finito il turno di lavoro.

 

Rinascita

Rinascere, risorgere, restare vivi e passionali

nella festa del Salvatore

un nuovo umanesimo potrà salvarci

connettendo fede, ragione e cuore

per ricuperare un’antica dimensione…

per rileggere la sfumatura di un colore

per celebrare ogni istante, minuto e momento

come un intervallo di gioia composta di serenità, raccolta dopo un inutile tormento.

Aprire un uovo vuoto di cioccolata

trovare l’invisibile in un abbraccio che proviene dall’alto

da un posto di azzurrità, imponenti montagne, terre selvatiche… universo infinito di cui ti senti parte.

Roma e rinascite

Roma amore di more e di marrons glaces che si perdono con le cartine fra cortei di stolti, di gente impegnata e senza impegni, Roma sommersa di immondizia… Roma che resiste con la sua delizia, con il suo cuore, Roma che appassisce, che vizia, che si sfizia.

Roma bella donna che anche se non si cura, fa sempre una bella figura. Troppo imponente, troppo maestosa, troppo criticata, troppo odiata… Roma invidiata per le sue attrazioni e ridondanze, Roma barocca, rinascimentale, imperiale, Roma papale… anche tu risorgerai, rinascerai sotto l’ala protettiva del Salvatore.

 

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