Aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina: l’UE concorda nuove misure settoriali nei confronti della Bielorussia e della Russia

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A seguito delle misure restrittive adottate il 2 marzo in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione militare ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina e in considerazione della persistente gravità della situazione, il Consiglio ha adottato oggi ulteriori misure settoriali nei confronti del settore finanziario bielorusso.

Con queste ulteriori sanzioni settoriali inviamo un messaggio forte: l’aggressione militare non provocata e ingiustificata perpetrata contro l’Ucraina dal regime di Putin con l’assistenza di Lukashenko ha un costo elevato. Stiamo colmando le lacune del nostro attuale regime di sanzioni e imponendo ulteriori misure al settore finanziario bielorusso. Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Le misure concordate:

  • limiteranno la prestazione di servizi specializzati di messaggistica finanziaria (SWIFT) a favore di Belagroprombank, di Bank Dabrabyt e della Banca di sviluppo della Repubblica di Bielorussia, nonché delle loro controllate bielorusse
  • vieteranno le operazioni con la Banca centrale della Bielorussia relative alla gestione delle riserve o delle attività e la fornitura di finanziamenti pubblici per gli scambi con la Bielorussia e per gli investimenti in tale paese
  • vieteranno la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali bielorusse nelle sedi di negoziazione dell’UE a decorrere dal 12 aprile 2022
  • limiteranno in misura significativa i flussi finanziari dalla Bielorussia verso l’UE, vietando l’accettazione di depositi superiori a 100 000 EUR di cittadini o residenti bielorussi, la tenuta di conti di clienti bielorussi da parte dei depositari centrali di titoli dell’UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti bielorussi
  • vieteranno la fornitura di banconote denominate in euro alla Bielorussia

Il Consiglio ha introdotto inoltre ulteriori misure restrittive per quanto riguarda l’esportazione verso la Russia di beni e di tecnologie di radiocomunicazione per la navigazione marittima. In virtù di tale decisione sarà vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie per la navigazione marittima a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia, o per la collocazione a bordo di una nave battente bandiera russa.

Il Consiglio ha inoltre ampliato l’elenco delle persone giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a divieti relativi ai servizi di investimento, ai valori mobiliari, agli strumenti del mercato monetario e ai prestiti.

Infine, il Consiglio ha chiarito la nozione di “valori mobiliari” in modo da includervi esplicitamente le cripto-attività e garantire così la corretta attuazione delle restrizioni settoriali in vigore.

L’Unione europea condanna con la massima fermezza l’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina, nonché il coinvolgimento della Bielorussia in tale aggressione.

L’Unione europea esige che la Russia cessi immediatamente le sue azioni militari, ritiri senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il Consiglio europeo invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a rispettare il diritto internazionale umanitario e a porre fine alla loro sistematica manipolazione delle informazioni, compresi gli attacchi informatici e la campagna di disinformazione.

Il ricorso alla forza e alla coercizione per cambiare i confini non è ammissibile nel XXI secolo. Le tensioni e i conflitti dovrebbero essere risolti esclusivamente attraverso il dialogo e la diplomazia. L’UE continuerà a cooperare strettamente con i vicini e ribadisce il suo fermo sostegno e il suo impegno a favore della sovranità e dell’integrità territoriale della Georgia e della Repubblica di Moldova. Manterrà un forte coordinamento con i partner e gli alleati, in seno alle Nazioni Unite, all’OSCE, alla NATO e al G7.

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