Coez: dai social ai palazzetti.

“Io non lo so che sta succedendo ma, che l’dea piaccia o no, oggi mi siedo al tavolo dei grandi”. Così Silvano Albanese, in arte Coez, scriveva qualche settimana fa sul suo profilo Facebook.

Ce ne ha messo di tempo, ma dopo anni di gavetta, dopo anni a montare e smontare palchi dei grandi eventi, come quello del Concerto del Primo Maggio a Roma, sognando di poterci salire da protagonista, finalmente il 34enne partenopeo di nascita, ma romano di adozione, si sta prendendo la sua rivincita.

È un anno d’oro per il cantautore: il suo singolo “La musica non c’è”, contenuta nel suo quarto album da solista, “Faccio un casino” (disco d’oro) è da settimane al primo posto della classifica di Spotify – piattaforma streaming musicale – e ha già guadagnato due dischi di platino digitali. Un vero e proprio tormentone che ha attraversato, e attraversa tutt’ora, l’Italia.

Il suo non è stato un successo strategico, studiato a tavolino. La sua ascesa è partita dal web, dai tantissimi click (35 milioni di visualizzazioni, il suo record), dalle numerosissime condivisioni dei suoi seguaci e sostenitori sui social network, che si erano accorti fin da subito che qualcosa di “nuovo” e “autentico” stava per pervadere la musica italiana, ancor prima delle case discografiche, delle radio e della televisione.

È un vero e proprio “fenomeno Coez” che sta contagiando migliaia di ragazzi, dai millennials ai trentenni, questi infatti sono sempre più coinvolti dai testi delle canzoni del cantautore romano, che abbraccia diversi generi musicali, dal pop al rap, dall’indie all’hip hop, con un forte accento alla musica d’autore. Canta canzoni d’amore inusuali, non “smielate”, a tratti nude e crude, che lo avvicinano maggiormente ai giovani che si identificano nei protagonisti delle storie che racconta.

Ad essere “travolto” dalle note di Coez sono anche i politici. Infatti, qualche giorno fa, il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, sul profilo Instagram del PD ha postato un video in cui cantava, durante i suoi viaggi in treno per Italia, una strofa del singolo “La musica non c’è”.

Per l’artista, dopo circa venti concerti estivi, lo scorso 31 ottobre è partito da Senigallia il suo nuovo tour – “Faccio un casino tour” – che lo porterà a cantare in quasi tutti i palazzetti d’Italia. I numeri delle prevendite sono impressionanti per un outsider della musica: i live al Palalottomatica a Roma (il 3 e il 4 febbraio), sono da tempo sold out. Oltre le date nella Capitale, sono già andate esaurite quelle di Torino, Firenze, Roncade, Livorno, Santa Maria a Vico, Molfetta, Milano.

“Lo so che sto diventando fastidioso, però sono stato underrated (sottovalutato, ndr) per così tanto tempo che una settimana di gloria dovete concedermela”, si è sfogato così il cantautore sul social. Ma vedendo l’acclamazione popolare che sta conquistando di volta in volta, tutto lascia presagire che la gloria durerà ben più di una settimana.

Insomma, una nuova avventura è partita per Coez, e chissà dove lo porterà ancora la sua tanto amata musica.

 

Isabella Insolia

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