Gli smartwatch possono sostituire i cellulari?

Gli smartwatch sono dispositivi molto intelligenti in grado di svolgere una grande quantità di attività che fino a poco tempo fa erano proprie dei cellulari. Non si tratta solo di fare telefonate ed inviare messaggi: gli ultimi modelli possono scaricare migliaia di app di ogni tipo. Alcuni vanno addirittura oltre e riescono a misurare i parametri vitali di chi li indossa: per questo sono sempre più diffusi nel mondo del fitness.

Gli smartwatch delle ultime generazioni, infatti, possono tenere sotto controllo la nostra attività fisica in maniera molto efficiente ed avanzata. Ad esempio alcuni possono calcolare il livello di ossigeno nel sangue. Altri possono dare informazioni vitali negli sport estremi grazie ai GPS integrati e ai dispositivi di emergenza di cui sono dotati. Tutto questo stando comodamente al braccio di chi li mette.

La comodità degli smartwatch sta proprio nel fatto che non sono ingombranti come i cellulari. Ad esempio, quando si va a correre è molto meglio avere il proprio dispositivo al polso che in tasca col rischio che cada.

La piccolezza degli smartwatch è quindi un fattore vincente. D’altra parte uno schermo da 1,5” non è sicuramente adatto per guardare video su YouTube, cosa fattibile con qualunque cellulare.

Tuttavia, un argomento molto spinoso è quello della connessione: ad oggi gli smartwatch non sono in grado di connettersi da soli ad internet, se non tramite WiFi. Infatti, per scaricare le app, in mancanza di quello, bisogna affidarsi alla connessione del proprio cellulare, che viene collegato all’orologio tramite Bluetooth. Nulla a che vedere quindi con i telefoni, dotati di SIM e quindi di una connessione ad internet stabile ed autonoma.

A questo primo deficit, bisogna aggiungere la durata della batteria. Uno smartwatch può rimanere carico qualche ora se si mantiene attivo il GPS durante lo sport; se invece si usa solo per ascoltare la musica può durare anche 10 ore. Se connesso ad internet in genere uno smartwatch non riesce a superare le 5 o 6 ore. I risultati sono quindi minori rispetto a quelli di un cellulare, che anche in questo campo riesce ad avere la meglio.

La conclusione a cui si giunge quindi è che al momento gli smartwatch non possono sostituire i cellulari nella maggior parte delle loro funzioni, ma sono più adatti e utili in determinate attività.

Per quanto riguarda il futuro?

I miglioramenti apportati dalle case produttrici sono in grado di aumentare le prestazioni della batteria degli orologi e di aggiungere funzionalità nuove anche in ambiti diversi da quello sportivo. Un problema che però sembra essere irrisolvibile è quello delle dimensioni degli smartwatch, troppo ridotte per contenere i numerosi sensori e chip dei cellulari e che sono in grado di svolgere alcune funzioni importanti. L’unica speranza è che in futuro si diventi in grado di produrre batterie e chip vari di dimensioni ridottissime. In alternativa, il futuro degli smartwatch rimane più nebuloso di quello dei cellulari.

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