Intervista al cantautore e musicista Zatarra: “i contrasti servono a creare l’equilibrio”

Zatarra

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Graffiante, anticonvenzionale e dotato di un eclettismo che fa della trasversalità artistica il punto centrale della sua cifra stilistica. Il cantautore e musicista Zatarra, al secolo Marco Florio, dopo la pubblicazione del debut album “Burning Butterfly Arabesque”, torna nei digital store con “(If It Moves) Kiss It”,  il suo nuovo singolo ispirato ad una delle pellicole più iconiche e controverse del nostro tempo, a sua volta tratta dal distopico e celeberrimo omonimo romanzo di Anthony Burgess, “Arancia Meccanica”.

Le canzoni di Zatarra sono intrise di tutte le esperienze e contaminazioni musicali acquisite negli anni, tra sonorità vintage e innovazione, in una dimensione sospesa tra sogno e realtà, tra luce ed ombra. 

 

  • Buonasera Marco. “Zatarra” è il tuo alter – ego: chi è realmente Zatarra e chi Marco?

Ciao Miriam e grazie per la disponibilità. Zatarra rappresenta lo spirito avventuriero e piratesco di Marco Florio, il suo lato artistico, istintivo e dionisiaco. Da una parte abbiamo il cantautore rock che prova a fare il maledetto, un gentiluomo di ventura, dall’altra c’è un ragazzo con una vita semplice, un lavoro al di fuori della musica e tanti sogni nel cassetto. Superman e Clark Kent, chi è Zatarra e chi Marco?

  • “(If It Moves) Kiss It)” è il tuo nuovo singolo, un brano ispirato a una delle pellicole più iconiche e controverse del nostro tempo “Arancia Meccanica”. L’opera è ambigua e ha tanti estimatori quanto detrattori: qual è il tuo personale pensiero sul film?

Il regista Stanley Kubrick è riuscito a riportare su pellicola il romanzo di Burgess in modo impeccabile. I personaggi, i dialoghi, le atmosfere sono state materializzate nel modo migliore che si potesse fare e come solo un maestro come Kubrick poteva fare. Parliamo di un’opera immortale e personalmente è uno di quei film che colloco al top nella mia personale classifica.

  • Il brano, molto provocatorio, segue la storia di un Drugo che ormai adulto continua a voler dettare legge tra le strade. Ma in fondo è anche una denuncia all’effimero della società attuale. Come vivi questo “tempo”?

Innanzitutto spero di viverlo e non di vederlo scorrere impassibile. In secondo luogo posso dirti che ancora non l’ho capito bene, la società in cui viviamo è piena di contraddizioni; vedo che la tecnologia avanza esponenzialmente giorno dopo giorno e ci sono situazioni sociali che invece peggiorano ancora più velocemente. Inoltre mi accorgo che l’essere umano è cambiato tantissimo, non facciamo altro che correre, che inseguire qualcosa, uno scopo, un traguardo e tralasciamo sempre di più noi stessi, le nostre passioni, i nostri legami. Credo ci sia davvero bisogno di una ri(e)voluzione spirituale, purtroppo non so però come si fa, sono solo un cantautore…

  • Tenebre e luce, male e bene: protagonisti del tuo disco. Lasciarsi vincere da questo dualismo o tentare una terza via?

I contrasti servono a creare l’equilibrio, un’equazione sempre bilanciata da due espressioni. Quindi più che lasciarsi vincere da questo dualismo, direi conviverci.

  • Quali sono i prossimi progetti?

Dall’uscita del mio primo album “Burning Butterfly Arabesque” a Maggio 2022, non mi sono mai fermato nello scrivere canzoni, quindi a giugno sarà pubblicato un nuovo singolo e ci sono altri progetti in cantiere. Prima o poi smetterò.

  • Domanda di rito su Different Magazine: se potessi scegliere un’opera d’arte che ti rappresenta quale saresti?

Un fumetto di Hugo Pratt.

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