Letteratura: i libri della settimana – 16 ottobre

♠ “Il Mistero Luminoso – il Parsifal di Marco Filiberti

Editore: De Luca Editori d’Arte

In uscita il 28 ottobre.

Il volume che attraversa l’opera cinematografica “Parsifal”, scritta e diretta da Marco Filiberti, è a cura di Anton Giulio Onofri, si avvale di un ricco corredo di fotografie di Francesca Cassaro, insignite del premio come “Miglior serie fotografica di cinema” al prestigioso “Premio CliCiak Scatti di Cinema – Concorso Nazionale per Fotografi di Scena, XXV Edizione 2022”, e contiene interventi critici di Giovanni Bogani, Marco Filiberti, Anton Giulio Onofri, Luigi Pruneti e Paul Senhal.

Al Parsifal sono stati già dedicati due volumi: il primo, “Il mio Parsifal: inveramento di un mito” (Titivillus, 2020), indaga gli aspetti letterari e filosofici dell’opera, il secondo, “Il flusso Graalico” (Zecchini, 2021), ne scandaglia l’ambito musicale.

Questa terza pubblicazione, edita da De Luca Editori d’Arte, casa editrice di riferimento nel settore dell’arte e del cinema (prediletta da Franco Zeffirelli e da molti altri), è la più ambiziosa dal punto di vista grafico e viene interamente dedicata agli aspetti visivi del Parsifal, con particolare attenzione ai numerosi significati iconografici e iconologici espressi all’interno dell’opera cinematografica.

Il volume comprende, oltre agli interventi critici citati, le “note di lavoro” di Mauro Toscano, Livia Borgognoni e Daniele Gelsi, rispettivamente direttore della fotografia, scenografa e costumista del film.

“Il Mistero Luminoso – il Parsifal di Marco Filiberti” è un vero catalogo d’arte corredato da 160 fotografie a colori in alta definizione, un oggetto prezioso e transmediale che, in 200 pagine, abbraccia le arti tutte, dalla fotografia al cinema, dal teatro alla musica celebrata dall’opera wagneriana. Il testo è in due lingue, italiano e inglese, per accompagnare la sensuale opera di Marco Filiberti nel suo viaggio oltreconfine.

♠ “Luigi Pericle. Il Maestro ritrovato” di Andrea Biasca-Caroni

Editore: Nino Aragno Editore

Luigi Pericle. Il Maestro ritrovato (Nino Aragno Editore), ripercorre la riscoperta, la vita e le opere di uno dei protagonisti più misteriosi e affascinanti del panorama artistico del Novecento.

Il volume di 168 pagine, in doppia lingua italiano e inglese, raccoglie saggi di storici e critici dell’arte, filosofi, artisti e accademici di tradizione ermetica e costituisce, a oggi, lo studio il più completo e aggiornato di un “Maestro” a lungo dimenticato, oggi al centro di un grande progetto di recupero critico e filologico. Luigi Pericle, in un percorso intellettuale assolutamente unico e originale, costruì un mondo sapienziale poliglotta tra letteratura, arti visive, meccanica, religioni e scienze esoteriche.

Maestro di una ricerca pittorica su forme, colori, materia e segni in relazione a contesti e riflessioni inerenti a discipline da lui studiate – astrologia, misticismo, teosofia, alchimia, omeopatia, ufologia, mitologia, calligrafia e filosofie orientali, tanto per citarne alcune – Luigi Pericle inseguì per un’intera vita il sogno di una sintesi universale dei saperi.

Svizzero di origini italiane, classe 1916, Pericle è un artista al di fuori dai canoni, mode e correnti artistiche: illustratore, scrittore, studioso di teosofia e dottrine esoteriche, e soprattutto pittore, intraprese un nuovo percorso verso l’astrattismo informale e originali tecniche sperimentali esponendo negli anni ’60 nei musei inglesi e accanto ai grandi artisti della propria epoca come Karel Appel, Sam Francis, Asger Jorn, Antoni Tàpies, Jean Dubuffet, Jean-Paul Riopelle e Pablo Picasso.

Stimato da figure di spicco del panorama internazionale, come Sir Herbert Read, consigliere per Peggy Guggenheim e cofondatore dell’Institute of Contemporary Arts di Londra, il collezionista Peter G. Staechelin, Peter Cochrane e Martin Summer della Arthur Tooth & Sons Gallery di Londra,  alla fine del 1965, all’apice della carriera decise di ritirarsi dal sistema dell’arte, di rinunciare alla mondanità e dedicarsi unicamente alla sua ricerca artistica e agli studi misterici ritirandosi a vita privata con la moglie “Nini”, in eremitaggio volontario, nella sua casa di Ascona, a Monte Verità.

La casa dell’artista, rimasta abbandonata per quindici anni e acquistata nel dicembre del 2016, rivela oggi il meticoloso e sistematico lavoro di ricerca espressiva, un corpus di quasi 4000 opere inedite comprendenti tele, masoniti e chine, un vivace carteggio con vari intellettuali dell’epoca, una ricca biblioteca, taccuini di studio, e un romanzo inedito Bis ans Ende der Zeiten (Fino alla fine dei tempi), una summa del pensiero universale catalogata da Pericle con rigore monastico.

Il piano di studio, restauro, conservazione, catalogazione del suo patrimonio artistico – tutelato dall’Associazione no profit Archivio Luigi Pericle di Ascona creata nel 2019 – si inserisce all’interno di un articolato percorso di valorizzazione di cui questa pubblicazione ne è parte centrale.

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