Recensione del film The Wolf of Wall Street.

The Wolf of Wall Street è un film del 2013, diretto da Martin Scorsese.

Basato su una storia autobiografica, racconta la vita di uno spregiudicato broker newyorkese, interpretato da Leonardo DiCaprio.

Il film ha ottenuto cinque nomination agli Oscar, non vincendone però nessuna.

Viene raccontata la vita di Jordan Belfort, dai suoi inizi in un’azienda di brokeraggio che fallisce il suo giorno di lavoro da broker effettivo, alla sua sfolgorante carriera fino alla sua pseudo caduta.  Una vita fatta principalmente di tre cose: soldi (molti e ottenuti spesso illegalmente), droga (tanta e utilizzata anche per lavorare di più e mantenere la concentrazione) e sesso.

Un film che ha lasciato in me delle perplessità e in cui ho oscillato, durante i suoi 180 minuti, tra le risate e l’insofferenza per il personaggio.

Insofferenza per la vita condotta da Jordan e e per il suo sentirsi onnipotente e geniale, tant’è che mi sono chiesta: ” Quanto valore può avere il successo se ottenuto frodando la giustizia e considerandosi al di sopra di ogni regola?”.

Risate perché alcune scene sono veramente al limite della comicità e vanno quasi sul paradossale. Nello specifico, soprattutto questi momenti:

  • Jordan, completamente drogato cerca di impedire all’altrettanto drogato Donnie di fare una telefonata con il banchiere della Svizzera dove hanno portato i soldi illegali, in quanto il telefono è sotto controllo. Entrambi hanno difficoltà nel parlare, si strappano il telefono a vicenda e Donnie quasi soffoca con un boccone di cibo;
  • L’aereo che doveva salvarli dal naufragio esplode in quanto nell’ala finisce un uccello;
  • Scena apocalittica della tempesta che li coglie in mare;
  • Salvataggio in mare da parte di una nave italiana con la canzone Gloria suonata a tutto volume.

Il film termina con Jordan arrestato per i suoi crimini; nonostante siano trascorsi due anni in cui non ha commesso reati e ha smesso di drogarsi e bere(questo perché ha letto come segno divino il salvataggio avvenuto in mare e gli eventi ad esso connessi).

Bisogna ricordarsi che “la vita chiede sempre indietro il conto; peccato che in questo caso sia stato meno caro di quel che si meritava”.

Dopo 36 mesi di carcere, infatti, Jordan ritorna libero e tiene seminari sulle strategie di vendita.

Nota: il vero Belfort appare come cameo nella scena finale.

Voto: 7

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