I playoff NBA sono finalmente arrivati: i motivi per non perdersi neanche una partita

Sono passati più di 180 giorni dall’inizio della regular season della NBA.  Sei mesi di basket sicuramente di buon livello, ma giocato a ritmi bassi e senza grande concentrazione da parte delle squadre in campo.

Questo perché la vera stagione cestistica americana è iniziata sabato scorso, con l’arrivo dei playoff.

Infatti, solo le partite ad eliminazione diretta portano i giocatori della NBA a dare tutto in campo. Perché è questo il momento in cui si decide davvero chi vince e chi perde. Chi avrà la gloria eterna e chi cadrà nell’oblio. Chi resterà per sempre nella storia del gioco e chi, invece, si accomoderà in un angolino oscuro senza la pur meritata attenzione.

Sì, perché il grado di epicità raggiunto nei playoff della NBA è veramente pazzesco e difficilmente eguagliabile da qualsiasi altro sport nel mondo. Il basket più spettacolare del pianeta giocato dagli atleti più straordinari ed incredibili del mondo. In pratica, l’Eden per ogni autentico appassionato di sport.

Perciò, non c’è da meravigliarsi se anche quest’anno i playoff NBA promettano scintille, nonostante l’assenza inaspettata di Lebron James. E presentino al proprio interno, come al solito, tutta una serie di affascinanti motivi per non perdersi nemmeno una partita del periodo più entusiasmante del basket giocato negli USA.

Gli invincibili Warriors

Il primo motivo per cui non perdersi i playoff NBA è ovviamente vedere se i Warriors riusciranno a fare il three peat, ovvero vincere il terzo titolo consecutivo. Un traguardo riuscito solo a poche squadre nella storia del gioco.

D’altronde, Golden State è davvero piena di campioni straordinari, tra cui soprattutto Durant, Curry e Thompson. Questi playoff saranno forse l’ultima occasione per vederli fare magie insieme in campo. Una ragione in più per non lasciarsi sfuggire nemmeno un minuto dei loro match.

La sorpresa dei Nuggets

I Denver Nuggets sono partiti ad inizio anno con l’obiettivo di fare una buona stagione e provare ad entrare nei playoff. Invece, i ragazzi guidati da coach Malone hanno dato vita ad una regular season pazzesca, in cui hanno rischiato anche di finire al primo posto della Western Conference.

Ora il loro obiettivo è quello di provare a confermarsi pure quando il gioco si fa duro ed il livello inevitabilmente si alza. Per diventare la sorpresa anche di questi playoff.

Il talento del Barba

Gli Houston Rockets non hanno fatto una stagione brillante quest’anno, pure a causa dei diversi infortuni subiti. Ma hanno una stella talmente lucente da essere riuscita a trascinarli da sola verso questi playoff.

Si tratta ovviamente di James Harden, che sta giocando il miglior basket della propria carriera, segnando caterve di punti e infrangendo record su record. Perdersi anche una sola delle sue magie in campo, potrebbe essere un peccato davvero imperdonabile.

Sub Zero

Damian Lillard è forse il giocatore più sottovalutato della NBA. Ma non a Portland, dove i suoi tifosi lo acclamano e lo chiamano da anni “Sub Zero”, per la sua capacità di essere glaciale pure nei momenti più difficili.

Infatti, spesso finisce per prendersi i palloni decisivi e metterli dentro con disarmante sicurezza. Quante triple sulla sirena farà in questi playoff? Non vediamo l’ora di scoprirlo.

Gli inossidabili Spurs

Quest’anno, gli Spurs hanno iniziato la stagione con diverse incertezze. Per la prima volta con Popovich in panchina, sono sembrati non sapere bene cosa fare sul mercato, scottati dalla volontà di Leonard di cambiare franchigia.

Perciò, nessuno si aspettava da loro una grande annata. E, invece, anche stavolta sono riusciti a superare le attese e a qualificarsi per i playoff. L’ennesima prova che non bisogna mai darli per morti.

Mister tripla doppia

Russell Westbrook è uno degli atleti più incredibili della storia del basket. La sua capacità di saltare a rimbalzo, schiacciare e tirare, nonostante la piccola taglia, è senza precedenti. L’energia che mette in campo è praticamente incontenibile.

Per questo, sta infrangendo tutti i record di triple doppie della NBA. Vederlo su un campo di gioco quando è in serata, è quasi un evento mistico, da non perdere per nessuna ragione al mondo.

Lo spumeggiante basket dei Jazz

Gli Utah Jazz non sono una grandissima squadra a livello di individualità. Ma, grazie allo straordinario lavoro di coach Snyder, giocano un basket bellissimo e spumeggiante.

E così anche quest’anno sono riusciti ad arrivare ai playoff. Per gli appassionati di NBA, è impossibile rinunciare a vedere anche solo una loro partita.

Un fenomeno di nome Giannis

Giannis Antetokounmpo è semplicemente il più forte e promettente cestista del pianeta. Il suo basket è sensazionale e sembra salire di livello ad ogni partita.

I suoi pazzeschi mezzi fisici e il suo abbacinante talento lo rendono spesso troppo dominante per tutti. Non esiste un motivo migliore per vedersi a tutti i costi un match di pallacanestro.

I big three dei Sixers

I Sixers si sono attrezzati splendidamente quest’anno, mettendo insieme tre grandissimi giocatori: Simmons, Embiid e Butler.

Tre incredibili individualità, che li rendono tra i favoriti in questi playoff. Sempre che riescano a diventare una vera e propria squadra… Ce la faranno?

La rivincita di Kawhi

Kawhi Leonard ha avuto una stagione molto travagliata l’anno scorso, passata per lo più tra infortuni e discussioni mediatiche sul proprio futuro agli Spurs.

Ora Kawhi è a Toronto ed è intenzionato a prendersi la propria rivincita. Cercando di trascinare i Raptors alle Finals per la prima volta nella loro storia.

Lo strano caso dei Celtics

I Celtics erano reduci da una stagione scorsa entusiasmante. Il loro basket era sembrato essere ormai il migliore della lega, nonostante le prolungate assenze di Irving e Hayward, i due migliori giocatori in rosa.

Perciò, avendo recuperato entrambi, tutti si aspettavano che questo potesse essere davvero il loro anno. Invece, le loro prestazioni sono state altalenanti e mai del tutto convincenti. Riusciranno a ritrovarsi del tutto durante questi playoff?

Il cuore dei Pacers

I Pacers stavano facendo una regular season importantissima per i propri mezzi. Addirittura, erano riusciti ad insidiare le prime tre posizioni della Eastern Conference.

Poi, però, a metà anno, la loro stella Oladipo si è infortunata gravemente, finendo in anticipo la propria stagione. Tutti pensavano che sarebbero scivolati in fondo alla classifica. E, invece, non hanno mollato e sono riusciti a qualificarsi per i playoff nonostante questa grave perdita. Dimostrando di essere soprattutto un grande gruppo.

I giovanissimi Nets

I Nets sono pienamente al centro di una ricostruzione totale della propria rosa. Dopo anni passati ad inseguire una via più breve per il successo, puntando su alcuni stagionati veterani della lega, ora si sono finalmente decisi a puntare su un nucleo di giocatori giovani e promettenti.

La loro missione a questi playoff, perciò, non è assolutamente vincere, ma fare bella figura e continuare a crescere. Provando a diventare la vera mina vagante della Eastern Conference in questa post season.

Le schiacciate di Blake Griffin

Blake Griffin è caduto un po’ in disgrazia recentemente. Scaricato dai Clippers, ora gioca per i Detroit Pistons, una franchigia con sicuramente meno appeal e prospettive.

Nonostante ciò, Griffin è riuscito a portare la propria nuova squadra ai playoff quest’anno. E le sue poderose schiacciate restano comunque uno dei motivi più gustosi per vedersi le partite dei Pistons in questa post season.

Gli italiani in campo

Infine, bisogna parlare degli italiani che scenderanno in campo in questi playoff NBA. In particolare, ci riferiamo a Marco Belinelli, che sarà il sesto uomo degli Spurs, e Danilo Gallinari, che guiderà i propri Clippers.

Un vanto per il nostro Paese e una ragione per non perdersi nemmeno una partita delle loro rispettive squadre. Per tifare per loro e quindi pure un po’ per il basket italiano.

Leonardo Gilenardi

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