Le dimissioni del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti portano una leggera scossa ai 5 Stelle

Sono giorni di tumulto per il Movimento 5 Stelle, dopo le dimissioni del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che ha deciso di rinunciare all’incarico perché non sufficientemente ascoltato dal partito.

L’ex Ministro aveva domandato in fase di bozza della manovra economica, appena approvata in Parlamento, circa 3 miliardi di euro come spesa per l’istruzione italiana che però non sono stati concessi. Infatti, per poter racimolare tali somme, Fioramonti proponeva una rivisitazione della percentuale dell’IVA. A questo punto, Fioramonti si è sentito messo da parte dal Partito e ha deciso di consegnare le dimissioni.

Sia Conte che Di Maio hanno reagito negativamente a tale notizia, accusando inoltre Fioramonti di non aver versato al Movimento quanto avrebbe dovuto, scacciandolo dal Partito. Conte non ha perso tempo, proponendo già altri nomi per rimpiazzare Fioramonti: Lucia Azzolina, Salvatore Giuliano, Luigi Gallo, Francesco D’Uva e Nicola Morra. Per ora la Azzolini rimane la scelta più probabile: sottosegretaria all’istruzione, docente e sindacalista. Difficile pensare che il nome definitivo sarà ufficialmente annunciato prima della fine dell’anno, anche se Mattarella ha un forte interesse ad assicurare tutte le posizioni di Governo il più presto possibile. L’apparenza di stabilità deve essere salvata, essendo il nostro Esecutivo composto da due partiti che, presi singolarmente, non hanno la maggioranza per governare autonomamente.

La recente manovra economica e la decisione di intervenire nel caso ILVA fa comunque ben sperare in una intesa politica più solida rispetto al binomio Movimento 5 Stelle- Lega, tuttavia i risultati economici della manovra premieranno o condanneranno questa alleanza giallo-rossa.

Martina Seppi

Immagine: Foto di Andrys Stienstra da Pixabay

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