Recensione del libro “La Boccardi” a cura di Alda Vanzan: “la moda è stata inventata per abbellire, non solo per coprire o apparire”.

«Sono una fuori serie. Niente cerchi magici, in nessun caso della mia vita. Sono una fuori cerchio, con tutti i problemi e i vantaggi che questo può comportare. È stata una scelta precisa che ho dovuto in qualche caso pagare cara. Ma sono ancora qua, viva, attiva.» 

La Boccardi”, edito da Supernova Edizioni, racconta la storia di Luciana Crovato, donna veneziana con l’arte e la moda nel sangue, in grado di perseguire le sue ambizioni con tenacia e forza, fino a divenire La Boccardi.

Il libro, a cura della giornalista Alda Vanzan, riesce a narrare anche al lettore “ignorante” l’esistenza di Luciana, trasmettendo la vitalità e la passione che ha contraddistinto una vita trascorsa tra i calli veneziani e le passarelle del mondo.  

Alda Vanzan ha iniziato ad ascoltare la parole di Luciana successivamente alla morte del marito di costei. Ogni lunedì per nove mesi La Boccardi le ha raccontato una storia, la sua, tramutandola in testimonianza e ricordo.

Luciana Crovato è una donna tenace con una storia familiare di sofferenza: il padre, che ha perso gli occhi durante un incendio, l’ha cresciuta con un motto che da sempre ha contraddistinto ogni sua esperienza “Mai paura di niente”.

La mancanza di paura ha condotto una giovane Luciana, con solo la quinta elementare, a iscriversi a un corso di stenodattilografia e successivamente a lavorare, a 16 anni, ne “La Biennale di Venezia”, divenendo nel corso di 3 lustri parte dell’organizzazione.

La sua bravura nello scrivere verrà definita da Stravinskij una “musica”.

Luchino Visconti, Marcello Mastroianni, Franco Zeffirelli, Silvio D’Amico, Eugenio Montale: sono solo alcuni dei grandi nomi che transiteranno, in quegli anni, a La Biennale e che diverranno incontri preziosi per Luciana.

Il passo successivo nel giornalismo avverrà grazie al contributo di Mario Labroca, presidente del Consiglio di Musica dell’Unesco, che, rinvenuto un racconto breve di Luciana, deciderà di spedirlo a un concorso: la donna riceverà un premio per mano di Georges Simenon. L’amore di Luciana per la sua terra emergerà in modo preponderante in quella occasione: la giovane sceglierà Il Gazzettino come testata giornalistica su cui pubblicare il racconto.

Inizierà una collaborazione che durerà per tutta la vita.

La Boccardi è una donna dalle molteplici sfaccettature: tra le sue esperienze di vita si può ricordare la costituzione della rivista “Il Femminile” e la sua candidatura in politica.

La moda e gli incontri con gli stilisti che l’hanno resa iconica sono tra le pagine de “La Boccardi” testimonianza di un tempo che oggi non è esistente ma che sarebbe opportuno far rinascere per restituire il fascino dell’eleganza di cui si percepisce una malinconica mancanza.

“L’eleganza è ipocrita?

Si perché è un’invenzione, una costruzione. La bellezza puoi trovarla in natura, ma l’eleganza no, è assolutamente umana. È illuminata. Oggi evitiamo tutte le “costruzioni”, non diciamo più grazie, non diciamo più prego né scusi, sbattiamo le porte, senza pensare che così stiamo solo costruendo il brutto. La moda è stata inventata per abbellire, non solo per coprire o apparire. E l’educazione per convivere meglio. Se tutto questo è ipocrisia, la invoco.”

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1 thought on “Recensione del libro “La Boccardi” a cura di Alda Vanzan: “la moda è stata inventata per abbellire, non solo per coprire o apparire”.

  1. La Bellezza è nel Carattere di una persona, l’Eleganza invece rispecchia la Bellezza del Carattere.

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