Crollo Ponte Morandi. L’Italia in lutto. Applausi per Di Maio e Salvini ai funerali delle vittime

Le parole dei due vicepresidenti che in questi giorni sono stati nel mirino di milioni di italiani.

Erano le ore 11.30 del 14 agosto 2018, quando una parte del Ponte Morandi, che attraversa il torrente Polcevera e che collega l’A10 con il casello di Genova Ovest, da dove si raggiunge il porto commerciale e i terminal dei traghetti, ha ceduto trascinando con sé ben 41 vittime.

La costruzione in cemento armato risale ai primi anni Sessanta.

Si pensa che la causa del crollo sia dovuta all’ “evidente” disparità di tenuta tra gli stralli, ovvero i tiranti che collegavano l’apice dei piloni con il resto della struttura.

La responsabilità va ad Autostrade per l’Italia dato che gestisce quel tratto di strada. Tre giorni dopo il crollo il governo ha annunciato che avrebbe revocato la concessione.

Nei giorni seguenti al crollo mentre le famiglie piangono i loro cari perduti, sui social il popolo italiano si mostra arrabbiato e oserei dire quasi disgustato dal governo, che ancora una volta ha permesso una tragedia prima di poter rafforzare la sicurezza stradale e i controlli.

Matteo Salvini
Possiamo offrire agli italiani questo triste Ferragosto 200mila reati in meno in un anno, 30mila sbarcati in meno sulle coste e tanti mafiosi sequestrati e arrestati in più”.
Così il vicepremier Salvini ha espresso il suo pensiero per Genova. Una risposta che ha dato fastidio a centinaia di persone, sentendosi prese in giro da questa risposta che pare solo voler buttare sabbia negli occhi.

Gli viene chiesto in un altro video, da una giornalista, se a coloro che hanno subito una perdita o un danno a causa di questa tragedia sarà dato un aiuto. Salvini a ciò risponde ”Certamente si, da tutti gli enti pubblici” inoltre fa appello alle aziende interessate di aiutare le famiglie che hanno subito danni a causa loro.

Luigi Di Maio
‘E’ un governo che garantirà sempre il rispetto delle regole. Le lobby di questo paese sanno che se non rispettano le regole noi gli revochiamo le concessioni’
Si mostra affamato di Giustizia così come il resto del partito.

Le VITTIME
Ma guardando invece laddove c’è bisogno di guardare, guardando le vittime di questa negligenza da parte di aziende che hanno solo saputo tappare buchi ma che non saputo rendere sicure le nostre strade.

Prima della notte del 18 agosto le vittime erano 38 ma poi sono salite a 43.
Una famiglia è stata trovata nella sua auto schiacciata dalle macerie, senza vita. Il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni.

I nomi delle vittime sono tante. Famiglie e gruppi di amici che volevano solo andare in vacanza o che stavano tornando dalle vacanze, ma non sono arrivati nel loro posto dei sogni e non sono nemmeno arrivati a casa.
Vite distrutte, sogni spezzati per colpa di chi non ha saputo mettere in sicurezza il popolo italiano, e in particolare per questa tragedia il popolo di Genova.

Si chiede GIUSTIZIA e si spera che stavolta giustizia sarà fatta.

I funerali
Nella mattina del 18 agosto si sono tenuti i funerali di 19 vittime, il resto hanno deciso una celebrazione privata.
I vigili del fuoco e le squadre User sono stati accolti con un minuto e mezzo di applausi, così come sono stati accolti anche Di Maio e Salvini.

Questi sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia, che è unita a questo stato d’animo. Le parole vanno spese in questa direzione. Perché il Paese unito rende anche più forte ed efficace la severità per l’accertamento delle responsabilità, che vanno perseguite con rigore“. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla ai microfoni di SkyTg24 dopo i funerali delle vittime.

«Stai tranquillo, questi i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai più» parole del vicepresidente Di Maio al familiare di una vittima.

Valentina Mauriello

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