“Pinocchio” di Matteo Garrone: la recensione.

ARCHIMEDE, RAI CINEMA, JEREMY THOMAS presentano

in associazione con HANWAY FILMS, LE PACTE

PINOCCHIO

un film di MATTEO GARRONE

con ROBERTO BENIGNI, FEDERICO IELAPI, ROCCO PAPALEO, MASSIMO CECCHERINI

con la partecipazione di MARINE VACTH

e con GIGI PROIETTI

“Pinocchio”, film in uscita nelle sale cinematografiche oggi, 19 dicembre, ripropone la storia del burattino più famoso della storia, con poche novità e moltissima attinenza al racconto di Collodi.

Un cast di attori di talento ed un regista, che si è ritagliato una posizione di prestigio nel panorama italiano, non bastano, tuttavia, a rendere l’opera del tutto convincente.

La figura di Geppetto è interpretata magistralmente da Roberto Benigni, il quale ci restituisce un uomo povero ma dignitoso, un personaggio buono, dal cuore generoso che dona il suo amore ad un burattino capriccioso: Pinocchio. Quest’ultimo si accorgerà durante il film dell’estrema benevolenza del padre e rimedierà ai dolori che gli ha procurato inizialmente.

Il gatto e la volpe, interpretati da Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo, suscitano curiosità ed ilarità, soprattutto grazie al loro aspetto.

Gigi Proietti, nel film Mangiafuoco, riesce a colpire lo spettatore con un’interpretazione fugace ma intensa.

Le musiche, composte da Dario Marianelli, sono “giuste” e i paesaggi, come sostenuto da Garrone, ispirate alle opere dei macchiaioli, risaltano e rendono l’opera gradevole.

Una menzione speciale va al trucco di Mark Coulier, premio Oscar.

Tutti questi elementi, tuttavia, non sono in grado di “innovare” il film, il quale risulta un’opera tradizionale e ancorata al passato.

“Pinocchio” di Matteo Garrone è un film gradevole e sicuramente “educativo” ma non in grado di emozionare o stupire lo spettatore adulto, il quale vede, sulla scena, il dispiegarsi di un racconto, che forse non aveva necessità di un’ulteriore trasposizione cinematografica.

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