Sulle ali della lettura: Domenico Palermo e “I precursori dell’ambientalismo. Storia e cultura del Movimento Giovanile Tedesco”

In questi giorni di permanenza a casa abbiamo la possibilità di effettuare il telelavoro dalla nostra residenza; allo stesso modo approfittiamo dell’opportunità di coltivare i differenti interessi della nostra vita, fra cui, uno fondamentale, arricchente in grado di aprirci la testa e saziare ed alimentare la curiosità in un circolo virtuoso, è quello della buona lettura.

Siamo felici allora di consigliarvi un saggio allo stesso tempo originale ed interessante sia nelle chiavi di lettura che nella missione. Domenico Palermo è dottore di ricerca in Scienze politiche dell’Università di Teramo e autore di questo tomo. Il titolo del libro “I precursori dell’ambientalismo. Storia e cultura del Movimento Giovanile Tedesco” è già figlio della cultura specialistica dello scrittore che da anni si occupa dello studio della filosofia politica e del diritto connesse all’evoluzione del pensiero e della storia dei movimenti ambientalisti.

Un valore aggiunto della trattazione si sostanzia nella dimensione del viaggio storico attraverso la letteratura, la poesia, la filosofia, l’arte e la fotografia che ruotano attorno al rapporto fra uomo ed ambiente, dove questi due protagonisti interagiscono ed entrano in relazione, compenetrandosi e studiandosi.

L’inizio del saggio è caratterizzato dall’analisi delle origini letterarie del movimento giovanile tedesco con il contestuale romantico ritorno alla natura; il merito di Palermo prende sostanza e forma nell’approfondire le cause interne che hanno determinato una filosofia di vita, un modo di sviluppare una nuova concezione senza mai disconnetterle dal contesto esterno fatto di spazi e tempi che rappresentano l’essere umano in rapporto con il cosmo naturale.

Una vera e propria indagine all’interno della quale il nostro investigatore ci svela come sono nate certe esigenze connaturate all’individuo in quella circolarità attraverso la quale uomini ed ambiente dialogano e si riconoscono, e a tratti sembrano condividere una visione altra.

Proprio per questo è necessario il raggiungimento di un equilibrio razionale ed armonico, perché il territorio lo fanno le persone e le persone sono figlie del radicamento ad un luogo. Nello Sturm und Drang, ci spiega il legame inscindibile e fisiologico fra l’eroismo del vagabondare, quale ricerca di sé stessi e l’estetica della natura che sola, può far scoprire la bellezza, quella vera. L’uomo che è alla ricerca reiterata, appassionata ed appassionante della propria interiorità, una carica energizzante che gli restituisce la linfa vitale, si immerge nel contesto naturale, e là proprio là, individua il suo lato selvatico, quasi dimenticato oggi nell’era industriale e tecnologica. Il percorso romantico prosegue poi con un monumento della letteratura e dell’arte mondiale, I dolori del giovane Werther, opera illuminante per comprendere con sensibilità profonda e spessore intellettuale il vincolo affettivo fra uomo e cosmo naturale. Si percepisce nello sfogliare le pagine del tomo la dedizione e l’impegno nella diffusione di un tema spesso trascurato dai media e dalla cultura anche divulgativa: l’ambiente, nominato retoricamente ma ovviamente sempre disancorato da una spiegazione linguistica e concreta della sua dimensione. La scrittura è snella, lineare ed elegante anche se tratta geni e mostri sacri della filosofia, della poesia e dell’arte: ma arte nobile – fine dell’autore è quella di divulgare parlandoci di concetti profondi accompagnando il lettore all’interno del bosco nel quale il soggetto personale riscopre la sua identità ed il suo DNA che viene comunque dal contatto con l’universo composto di dati e fatti naturali.

Nel saggio si incontrano saperi interdisciplinari che mettono in comunicazione più materie a servizio dell’amore per l’ambiente mai disancorato dalla comunità degli uomini. L’appartenenza ad un luogo, a radici, ad un passato dove la natura la faceva da padrona in senso buono, accresce quel concetto di comunità, termine linguisticamente scomparso dal vocabolario della vita ordinaria.

Colpisce la descrizione dei giovani alla ricerca della riconnessione con una coesione che descrive la natura interiore ed esteriore dell’uomo ed in essa si rispecchia.

Palermo concilia il lato descrittivo ed analitico delle problematiche con l’indagine storica realizzando un libro che riesce in maniera esemplare a raccogliere i maggiori contributi dell’evoluzione della causa ambientalista: una causa che nasce da motivazioni forti e che nel saggio vengono trattate con cura ed attenzione.

Nel terzo capitolo viene affrontata la figura affascinante di Romano Guardini che cercò di comprendere il complesso rapporto fra uomo, ambiente e tecnica. Guardini fu una guida per i giovani cattolici degli anni ’20 dello scorso secolo. Con la tecnica della fotografia di un istante fatto di cultura, arte, filosofia, e quanto influenzasse le tematiche verdi si descrive uno stato d’animo legato ad un periodo con i due protagonisti, l’habitat di riferimento e la creatura umana.

Nel capitolo quarto Palermo si dedica alla storia del movimento giovanile tedesco con un’attenzione particolare per i Waendervogel e la loro specificità rispetto al resto dei movimentismi.

Ripensare all’ambiente e ripensare l’ambiente in un momento di crisi sanitaria, esistenziale ed economica può dare vita ad un rinascimento che sia davvero verde nelle intenzioni, nei propositi e nei presupposti.

Il tutto avviene con le armi della documentazione, lontani da fanatismi in un’interrelazione continua fra uomo ed ambiente, dove prevalga un rispetto reciproco ed un affetto naturale e logico che dovrebbe legare i due assoluti protagonisti del pianeta.

Ripensando l’ambiente si può stabilire un’amicizia ed un amore con il contesto naturale che contribuisca a renderci più umani, più aperti al dato sovrannaturale ed alla spiritualità in generale. Andando alla ricerca del lato selvatico nostro e di quello legato a Madre Natura potremmo ricuperare quella bella parola che suona con il termine umanità. Palermo svolge un lavoro organico e strutturato, armonico ed ordinato di ricostruzione dell’ambientalismo e ci fornisce anche delle chiavi di lettura che scopriremo pagina per pagina.

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